L'anno scolastico 2015/2016 parte decisamente con il piede sbagliato, nonostante i continui appelli alla tranquillità lanciati dal ministro Stefania Giannini. Un altro motivo di preoccupazione è rappresentato da quanto contenuto nella legge 107/2015 e nel comma 333 dell'articolo 1 della Legge di Stabilità: in pratica, si vieta alle scuole di affidarsi alle supplenze per il primo giorno di assenza di un insegnante e per i primi 7 giorni di assenza del personale Ata.
Supplenze personale docente a ATA: Cobas 'le scuole rischiano di finire nel caos'
I Cobas hanno lanciato l'allarme in quanto questa normativa rischia di generare un caos inimmaginabile.
Bisogna considerare, infatti, che, in caso in cui un docente fosse impossibilitato a tenere la propria lezione, gli alunni dovrebbero essere 'divisi' nelle altre classi con gravissimi disagi sul piano della sicurezza e della programmazione didattica.
La situazione si rivela altrettanto drammatica nel caso di assenza di un collaboratore scolastico perchè tutto ciò comporterebbe una diminuzione della sorveglianza nonchè della pulizia dei locali scolastici e degli spazi comuni, nel caso di un bidello e di un rallentamento del lavoro di segreteria nel caso di personale amministrativo.
Cobas lanciano appello: 'Docenti, non date disponibilità per ore aggiuntive'
Per le suddette ragioni, i Cobas chiedono ai presidi di chiamare, in ogni caso, i supplenti sin dal primo giorno di assenza e, nello stesso tempo, si invitano i docenti e il personale Ata a non dare la propria disponibilità per lo svolgimento di ore aggiuntive.
Nello stesso tempo, i sindacati si rivolgono al Ministero dell'Istruzione affinchè venga annullata il più presto possibile la normativa indicata nella riforma scolastica e nella Legge di Stabilità, tanto più che la stessa non viene applicata nemmeno nei casi di lavoratori che usufruiscono frequentemente di permessi in quanto fruitori della legge 104.
I Cobas, infine, invitano i genitori a richiedere maggiori informazioni e chiarimenti ai dirigenti scolastici, a tutela del rispetto dei diritti all'istruzione per i propri figli.