Mancano meno di quarantotto ore alla scadenza del termine relativo alla fase B del piano assunzionale del Miur che riguarda gli 8.766 docenti che hanno ricevuto la proposta di nomina lo scorso 2 settembre: dieci giorni di tempo per dire di sì oppure no, ovvero accettare o meno la sede di servizio che l'enigmatico algoritmo del governo ha provveduto ad assegnare loro.

E' interessante scoprire come hanno risposto i quasi novemila docenti alla proposta di immissione in ruolo.

Scuola, dati assunzioni fase B: solo 8 i docenti che hanno rifiutato la proposta

Secondo i dati resi noti dal Ministero dell'Istruzione, fino alle ore 13 di ieri, mercoledì 9 settembre, hanno accettato la nomina 6.886 docenti mentre soltanto 8 precari hanno già rifiutato l'assunzione: stando a queste informazioni, a meno di due giorni dal 'gong' finale, sarebbero ancora 1.880 gli insegnanti indecisi. A questo proposito, ricordiamo che nel caso in cui il candidato non risponda alla proposta di nomina entro domani, venerdì 11 settembre, il Miur considererà tale comportamento alla stregua di un rifiuto dell'incarico.

Il ministro Stefania Giannini, comunque, ha espresso tutta la sua soddisfazione per i risultati ottenuti con il piano straordinario assunzioni anche se, a dire il vero, su 16.210 posti destinati a questa terza fase, ne verranno coperti soltanto la metà, lasciando così alle supplenze ben 7.444 posti: la 'supplentite', dunque, almeno per quest'anno, la farà ancora da padrona.

News assunzioni scuola fase B: tra supplenze e mobilità straordinaria

Era nelle previsioni, comunque, che la percentuale di 'SI' fosse molto alta, soprattutto in considerazione della deroga prevista dalla legge 107/2015, che darà la possibilità ai docenti che hanno ricevuto una supplenza almeno fino al 30 giugno di rimandare la presa di servizio al prossimo anno scolastico.

Il ragionamento non fa una piega: 'Intanto mi prendo il ruolo e poi sarà quel che sarà...' Anche perchè non dobbiamo dimenticare la possibilità, concessa sempre in deroga dal Miur, di poter presentare domanda di mobilità straordinaria e, pertanto, c'è da immaginarsi che saranno moltissimi gli insegnanti che cercheranno di avvicinarsi il più possibile a casa.

Per tutti coloro che, invece, non hanno ricevuto un incarico di supplenza utile per rinviare la presa di servizio, l'unica strada percorribile è presentarsi alla convocazione, secondo il calendario indicato dagli Uffici Scolastici.