Il Governo Renzi sta studiando novità per il regime fiscale delle partite Iva da inserire nella nuova legge di Stabilità: in primis si cercherà di andare incontro alle richieste dei piccoli commercianti e degli artigiani, ma anche dei liberi professionisti che dalla revisione dei regimi dello scorso anno, sono risultati danneggiati.

Partite Iva, le novità per il 2016 dalla legge di Stabilità su regime dei minimi e forfettario agevolato

Si tratta di un importante passo in avanti sulla revisione, al rialzo, dei tetti di ricavi delle svariate categorie nelle quali un anno fa venne suddiviso il regime forfettario delle partite Iva, prima che venissereintrodotta, ma solo per il 2015, la proroga per il regime dei minimi.

Con la scadenza di quest’ultimo al 31 dicembre 2015, la revisione sarà effettuata quindi sul regime forfettario agevolato con un rialzo dei limiti di ricavi per poter permettere ad una platea più vasta di potervi aderire.

Infatti i limiti di ricavi erano stati giudicati, da subito, troppo bassi dagli stessi professionisti che dunque, con il regime attualmente in vigore, si vedono costretti a dover aprire partita Iva con il regime ordinario.

Nuovi limiti di ricavi per le partite Iva: aumenti da 5 a 15 mila euro

Il Sole 24 Ore ha pubblicato una tabella relativa alle varie categorie con i limiti di ricavi attuali e quelli che potrebbero venir fuori dalla revisione del Governo Renzi per la Manovra 2016.

Le risorse necessarie ammonterebbero a non meno di 700-800 milioni di euro, necessari per ridare equilibrio ad un settore che, come lo stesso Renzi ha riconosciuto in più occasioni, ha subito in maniera eccessiva il peso della fiscalità. Lo stesso presidente del Partito Democratico, Matteo Orfini ha tenuto ieri, 11 ottobre, a Roma un incontro con le partite Iva dal titolo “Giornata di confronto con le Partite iva – Parliamone, posso cambiare” ammettendo, nel commento, di “voler rimediare agli errori”.

Ecco, dunque, i nuovi tetti di ricavi per ciascuna categoria così come potrebbero essere, considerando un aumento che va dai 5 mila ai 10 mila euro, ad eccezione dei professionisti il cui aumento sarebbe addirittura di 15 mila euro:

  • Alimentari, bevande: dai 35.000 attuali ai 40/45.000;
  • Commercio (ingrosso e dettaglio): dai 40 mila di oggiai 45/50 mila;
  • Commercio ambulante (alimenti e bevande): dai 30 mila attuali ai 35/40 mila;
  • Commercio ambulante altri prodotti: dai 20 mila di oggiai 25/30 mila;
  • Costruzioni, immobiliari: dai 15.000 di oggi ai 20/25.000;
  • Commercio (intermediari): dai 15 mila di oggi ai 20/25 mila;
  • Servizi alloggio e ristorazione: dai 40 mila di oggi ai 45/50 mila;
  • Attività dei professionisti: dai 15.000 di oggi ai 30.000;
  • Altre attività: dai 20.000 di oggi ai 25/30.000.