Qualche giorno fa il Ministero dell'Istruzione ha comunicato quanti sono i lavoratori Quota 96del settore scuola, docenti e personale Ata che, a causa di un errore presente nella riforma Fornero, sono stati costretti a lavorare oltre il raggiungimento dei requisiti pensionistici, raggiunti circa tre anni fa. Questa specifica è stata necessaria da parte del ministero, dopo un'interrogazione parlamentare evidenziata dall'onorevole Pannareale.

Miur: 'Platea iniziale fissata a 3.976 lavoratori Quota 96'

Il Miur, dopo un'attenta analisi, ha comunicato che la platea iniziale degli interessati era di 3.976 lavoratori, un numero corrispondente di soggetti interessati che, dopo il monitoraggio, avevano manifestato la volontà di aderire al trattamento pensionistico.

Questo, però, non significa che il numero rilevato corrisponde ai potenziali aventi diritto. Infatti al numero 3.976 devono essere sottratti tutti quei lavoratori che nel frattempo sono andati in pensione con la legge attualmente in vigore oppure aderendo al sistema sperimentale Opzione Donnaoppure beneficiando della salvaguardie effettuate negli anni passati. A questo punto, alla cifra rilevata deve essere detratto quel numero appartenente alla categoria dei salvaguardati (l'Inps dice circa 1.000 persone).

Miur: 'Solo l'Inps può avere il numero reale di questa categoria di lavoratori'

Inoltre, l'articolo 2 della legge numero 147 del 2014 ha previsto alcune forme di salvaguardia destinate ad altre categorie di lavoratori, ai quali sono state applicate delle norme che hanno gli hanno permesso il pensionamento.

A questo punto, il numero finale dei Quota 96 dovrebbe essere di circa 2.500 unitàsecondo le stime del Ministero dell'Istruzione. Lo stesso Ministero fa sapere che solamente l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) può avere i numeri reali di questa categoria di lavoratori.

Vi terremo aggiornati sulle altre novità che giungeranno nei prossimi giorni relativamente alla questione dei Quota 96 del comparto scuola.