"Penso che sia un errore non aver affrontato il tema della flessibilità in uscita, dopo gli annunci fatti dallo stesso premier", lo ha detto il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano in un'intervista riportata sul sito d'informazione "Pensioni Oggi". Come è noto, infatti, l'argomento sulla flessibilità in uscita verrà affrontato con un altro provvedimento ad hoc e di conseguenza, verrà escluso dalla nuova Legge di Stabilità che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio del 2016 creando tempi d'attesa piuttosto lunghi.
Flessibilità in uscita a costo zero
"Per noi la battaglia continua, perché ormai è ritenuta indispensabile da parte di tutti per correggere un sistema troppo rigido", continua Damiano. Secondo quanto sostenuto dal deputato del Partito Democratico, infatti, si potrebbe intervenire a costo zero prendendo in considerazione l'ipotesi avanzata tempo fa riguardante l'uscita a partire dai 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 35 anni di versamenti contributivi pena una riduzione massima dell'8 % sull'assegno previdenziale. Trattasi di una penalizzazione decrescente di due punti percentuali per ogni anno di anticipo dell'età pensionabile.
Damiano: "intervenire su esodati ed opzione donna"
Intanto, il problema esodati resta ancora un caso irrisolto ed è lo stesso Damiano a ricordare che, con una settima misura di salvaguardia potrebbero essere tutelati altri 30 mila esodati che nel 2012 hanno dovuto fare i conti con le norme severe della Legge Fornero utilizzando i risparmi delle precedenti misure di salvaguardia.
Quindi, stando a quanto scrive "Pensioni Oggi", anche una settima misura di salvaguardia dovrebbe essere a costo zero per lo Stato. Quanto all'opzione donna, invece, l'intervento che prevede il pensionamento per le donne che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2015, costerebbe circa 2 miliardi di euro e accontenterebbe solo 36 mila lavoratrici.
E' questo il motivo che spinge Damiano a richiedere un intervento che possa garantire alle lavoratrici il pensionamento anticipato a partire dai 57 anni di età e 35 anni di contirbuti a condizione che il loro assegno venga calcolato interamente con il metodo contributivo. " Mi occupo dei problemi della gente e cerco di risolverli. Mi batterò in Parlamento per modificare la manovra e trasformare gli aspetti negativi in positivi", ha concluso Damiano.