Potranno essere considerare nuove misure di flessibilità in uscita per la pensione anticipata nel quadro di una mini riforma Pensioni che però non intacchi le solide fondamenta della legge Fornero che è da garanzia per la stabilità della finanza pubblica. Lo ha ribadito oggi (19 ottobre) il ministro dell'Economia e delle Finanze che già nei giorni scorsi aveva spiegato - dopo la bufera abbattutasi sul governo che ha escluso la flessibilità dalla legge di Stabilità 2016 - che sono "immaginabili" nuove modalità di accesso ai pensionamenti.
Pensioni, ministro Economia: possibile considerare misure per la flessibilità
Segno che il governo sente il fiato sul collo non solo dei sindacati e delle opposizioni ma anche della maggioranza che lo sostiene e in particolare dalla minoranza dem che, seppur minoritaria nel partito, vanta una nutrita schiera di parlamentari sia alla Camera che al Senato. Per ciò che concerne il sistema previdenziale sì all'ipotesi di "considerare misure" ma senza stravolgere la legge Fornero, i "suoi assi portanti - ha sottolineato Pier Carlo Padoan - vanno preservati". Il sistema pensionistico italiano "è uno dei pilastri della sostenibilità a lungo termine di un sistema di finanza pubblica", ha spiegato il responsabile del Mef intervenendo oggi a Roma al convegno dal titolo "Dalla previdenza all'economia reale" promosso organizzato da Ares.
"E' giustamente valutato - ha aggiunto Padoan parlando del sistema previdenziale dell'Italia - come uno dei più robusti in Europa e nell'Eurozona".
Mef, Padoan: il nostro sistema pensionistico tra i più robusti e stabili d'Europa
"Credo che questo - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - sia un valore assolutamente fondamentale".
Ma sa bene l'esecutivo che oltre alla salvaguardia della finanza pubblica c'è una forte richiesta di cambiamenti alla legge Fornero proveniente da ogni settore della rappresentanza dei lavoratori e delle imprese oltre che da opposizioni, pezzi importanti della maggioranza. Ma soprattutto una richiesta di giustizia sociale da parte dei lavoratori penalizzati e "beffati" sulla soglia del pensionamento dalla riforma previdenziale varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di "grosse koalition" alla tedesca.
Ora lo scenario politico è cambiato, e soprattutto quello economico, l'Italia non è più a rischio default come la Grecia oggi costretta proprio ad aumentare l'età pensionabile e le tasse come fece l'Italia quattro anni fa. "In questo contesto - ha detto Padoan - si potranno considerare misure. Ma gli assi portanti del sistema previdenziale ha sottolineato - devono esseri preservati".