Alcune misure tanto attese entrano nella Legge di Stabilità 2016. Settima salvaguardia per gli esodati, proroga dell'Opzione Donna e part-time a favore di lavoratori prossimi alla pensione, queste sono le importanti novità che verranno introdotte a partire da gennaio 2016. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a questi provvedimenti. Finalmente tutte le ipotesi di cui si è parlato in questi ultimi giorni sono state confermate, anche se bisognerà attendere ancora qualche giorno per la formalizzazione della nuova normativa, ancora all'esame dei tecnici del Ministero dell'Economia.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono i cambiamenti apportati, in materia previdenziale.
Opzione Donna fino al 31.12.2015
Le donne lavoratrici che hanno un'età di 57 anni (58 per quelle autonome) e un versamento di 35 anni di contributi entro la fine di quest'anno, potranno aderire al metodo Opzione Donna ed usufruire della pensione anticipata con il conteggio degli assegni pensionistici con il calcolo contributivo. In questa maniera, si cancella quanto era stato introdotto con le due circolari del 2012, che avevano interpretato in maniera restrittivaquanto deciso dall'ex ministro del Lavoro Roberto Maroni, nel 2004.
Settima salvaguardia esodati
Gli esodati, finalmente, potranno usufruire della settima salvaguardia, di cui si è discusso in questi ultimi mesi.
Circa 26.000 soggetti saranno coinvolti in questa tutela decisa dal governo Renzi. All'interno di questa salvaguardia rientrano anche i lavoratori che sono stati licenziati da aziende che poi sono fallite e quelli provenienti dal settore dell'edilizia. Nei giorni che verranno,saranno chiariti dall'Esecutivo, i dettagli di questo provvedimento.
Part-time lavorativo
Per quanto riguarda la flessibilità, non è stato approvato alcun provvedimento di rilievo che possa abbassare l'età pensionabile.
Unica novità è il cosiddetto part-time lavorativo per chi si avvicina alla pensione. Infatti, tutti i lavoratoriche dal 2016 al 2018, matureranno i 63 anni e 7 mesi di età anagrafica potranno scegliere di usufruire di questa agevolazione. I contributi mancanti per i lavoratori che decideranno di usufruire di questa opportunità saranno versati dai datori di lavoro. Il provvedimento in questione sarà applicato solamente ai lavoratori del settore privato.