Gli occhi dei lavoratori in età avanzata e dei pensionandi che attendono l'arrivo di nuove misure flessibili per l'accesso all'Inps sono tutti puntati sul prossimo giovedì, quando il Governo Renzi licenzierà il testo della legge di stabilità 2016. Sarà quella infatti l'occasione per comprendere la decisione definitiva maturata dai decisori pubblici in merito alla delicata questione della riforma previdenziale 2015. Non a caso, i sindacati hanno deciso di riunirsi in presidio unificato proprio fino al 15 ottobre, mentre nei mesi passati si è registrato un crescendo di interventi politici, dichiarazioni tecniche e di sviluppo di nuovi scenari operativi, in arrivo dagli interlocutori più vari.

Ora si avvicina il momento della verità per un'ampia platea di soggetti che stanno vivendo una situazione di disagio ormai da più di quattro anni e che chiedonodi poter metterela parola fine sulla triste vicenda del proprio mancato pensionamento.

Riforma pensioni, quali sono i soggetti in attesa di una tutela con la prossima legge di stabilità?

Stante la situazione, dalle premesse e dai toni assunti dai membri dell'esecutivo nelle settimane passate appare chiaro che la flessibilità pensionistica non sembra destinata ad essere generalizzata verso tutti i lavoratori. Tra i soggetti che sembrano poter sperare in una sanatoria definitiva vi sono in prima istanza i lavoratori esodati in attesa della settimana salvaguardia, nonché le lavoratrici che hanno già maturato il diritto al pensionamento secondo i criteri dell'opzione donna.

Per i lavoratori precoci e per coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata o che faticano a proseguire l'attività lavorativa (si pensa ad esempio chi svolge lavori usuranti), vi sarebbero le proposte della Commissione lavoro alla Camera. Si tratta della quota 97 e dell'uscita con 41 anni di versamenti senza penalità, secondo quanto già suggerito dal tandem Damiano - Baretta.

Su questo punto però la strada sembra farsi in salita visto che l'esecutivo avrebbe risposto con la proposta di istituire un prestito pensionistico pagato dalle aziende ed a costo zero per lo Stato. Vi sono poi tante altre posizioni in attesa di una risposta specifica: si pensi ai quota 96 della scuola o al problema dei quindicenni.

Per capire come verranno trattati questi casi nella prossima legge di stabilità, non resta che attendere giovedì, quando l'esecutivo licenzierà la bozza del testo di legge.

E voi, quali aspettative avete riguardo le proposte di riforma previdenzialeinserite dal Governo nella prossima legge di stabilità? fateci sapere la vostra opinione tramite l'aggiunta di un commento nel sito. Mentre per restare aggiornati su tutte le notizie relative al campo delle pensioni vi ricordiamo di cliccare il comodo tasto "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.