Una delle più grandi incognite di tutta la riforma della ‘Buona Scuola riguarda i docenti che verranno immessi in ruolo attraverso la Fase C e che andranno a costituire il cosiddetto organico di potenziamento. I timori sono parecchi e il destino di questi docenti non è stato ancora chiarito: da un lato, infatti, secondo le solite ‘buone intenzioni’, questi insegnanti dovrebbero essere utilizzati soprattutto in attività extracurriculari per ampliare l’offerta formativa della scuola e farla dialogare con le realtà sul territorio – un ruolo che potrebbe avere indubbiamente il suo fascino; dall’altro, però, sembra essere sempre più chiaro che questa tipologia di docenti verrà utilizzata innanzitutto per tappare le falle sistemiche dell’istituzione scolastica italiana: le supplenze brevi, infatti, verranno ‘rifilate’ a questi insegnanti ed è probabile che stessa sorte avranno i corsi di recupero.

L’idea che sembra guidare l’istituzione dell’organico di potenziamento sembra essere più quello di una spending review che non ben più nobili in tenti educativi e formativi. Una questione, però sembra essere rimasta in sospeso: i docenti che verranno chiamati nella Fase C potranno passare sull’organico di diritto? La risposta, normativa alla mano, sembra essere affermativa, anche se la situazione (ovviamente) non risulta essere chiara.

Dal potenziamento all’organico di diritto: news piano assunzioni scuola Fase C

La normativa va analizzata con attenzione. Secondo il comma 108 della legge n. 107 del 2015 (la riforma scuola), la provincia che verrà assegnata ai docenti durante le procedure della Fase C del piano assunzioni scuola sarà provvisoria per l’anno scolastico 2015-2016 e, dunque, vi sarà la possibilità di partecipare al piano di mobilità straordinaria previsto per l’anno scolastico 2016-2017.

A quel punto, insomma, sembra possibile che un docente, in chiave di mobilità, faccia richiesta per un determinato ambito territoriale in vista dell’assunzione sull’organico di diritto. La questione, dunque, è resa ben più complessa dal fatto che a partire dall’a. s. 2016-2017 entrerà in pieno vigore proprio la riforma degli ambiti territoriali e della oramai famosa chiamata diretta da parte dei presidi-manager: in parole semplici, stando così le cose un docente che si trova nell’organico di potenziamento può ‘sperare’ di essere chiamato nell’organico di diritto proprio dal dirigente scolastico e all’interno di un ambito territoriale specifico.

Restano ancora i dubbi sulle connessioni tra il PTOF che ogni scuola dovrà produrre per il 2016-2018 e i contingenti per le prossime fasi di assunzioni connesse, ad esempio, al concorso scuola 2015-2016. Ma questa è, come si suol dire, ancora un’altra questione, soprattutto ora che la stesura del PTOF è stata rinviata al mese di gennaio 2016.

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