È iniziato ufficialmente lo scontro in Parlamento tra il Governo e le Commissioni che devono valutare gli interventi in materia di riforma delle pensioni per il 2016: ieri 29 ottobre c'è stato un intervento molto importante della deputata Gnecchi del Partito Democratico, che ha sottolineato come vi siano delle 'imprecisioni' o 'irregolarità' nel conteggio dei fondi previsti per l'Opzione Donna. In poche parole, il governo Renzi avrebbe inserito all'interno della legge di Stabilità 2016 una previsione di spesa per il provvedimento che non trova riscontro nei calcoli precedenti effettuati dalla Commissione Lavoro e dall'Inps: insomma, il governo Renzi ha deciso di confermare la mancata indicizzazione delle Pensioni per il 2016 per finanziare un intervento che invece non avrebbe bisogno di alcun onere aggiuntivo.

Si tratterebbe di calcoli 'irregolari' e ci si chiede, infatti, se questi fondi messi a disposizione non finiscano invece a ripagare il debito pubblico. Da parte del Parlamento e soprattutto dei membri della Commissione Lavoro alla Camera è partita una richiesta piuttosto netta per fare luce sulla questione: si attendono risposte soprattutto in chiave di discussione degli emendamenti.

Opzione Donna e salvaguardia esodati: i conti del governo Renzi e ultime news riforma pensioni 2016

L'attacco della Gnecchial governo è stato piuttosto diretto e, soprattutto, circostanziato: perché prevedere una spesa di due miliardi di euro per un provvedimento che invece non presenta oneri per le casse dello Stato?

Cosa sta succedendo in materia di riforma delle pensioni 2016?Qual è la strategia del governo Renzi? L'onorevole Gnecchi ha sottolineato che, per quanto riguarda l'Opzione Donna, i fondi sono stati già stanziati dalla legge n. 243 del 2004 e quindi è inspiegabile che si sia deciso di aggiungere una voce di spesa per qualcosa che invece dovrebbe essere realmente a 'somma zero'.

Insomma, si tratterebbe di una strategia specifica per fare in modo di bloccare le indicizzazioni delle pensioni (nonostante la sentenza), risparmiare ancora una volta sulla previdenza e far finire un bel po' di fondi nel buco del debito pubblico.

C'è poi anche una contraddizione che riguarda la settima salvaguardia per gli esodati, l'altro 'piccolo' provvedimento di riforma delle pensioniche il governo Renzi ha inserito nella legge di Stabilità 2016.

La Commissione ha chiesto a Cassano, sottosegretario dell'esecutivo, perché non è stata trasmessa la relazione tecnica sulla salvaguardia, stilata il 1 ottobre dalla Commissione Lavoro alla Camera. Ancora una volta la battaglia è sui fondi: ancora una volta, i conti fatti dal governo Renzi non tornano ed è necessario fare chiarezza. Il sottosegretario Cassano ha risposto che tutte le questioni sollevate saranno analizzate in chiave di emendamenti alla legge di stabilità e che ci potrebbe comunque essere spazio per correggere 'eventuali' errori. Tutto viene rinviato, dunque, alla discussione sugli emendamenti: lo scontro è appena agli inizi, ma quanto analizzato riguardo ai fondi probabilmente 'irregolari' getta, comunque, una luce inquietante sulla legge di stabilità 2016.

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