Dopo avervi parlato del concorso a cattedra 2016 che prevede il versamento di un contributoper partecipare, continuano i nostri aggiornamenti. Orizzonte Scuola ha pubblicato un comunicato Anief molto significativo che abbiamo deciso di riportare al fine di chiarire alcuni aspetti sul nuovo reclutamento previsto dallalegge n. 107/2015. Secondo la volontà del Governo, i docenti che hanno già conseguito l'abilitazione andranno ad esaurirsi. Il titolo abilitativo non ci sarà più e il docente riceverà la cattedra solo tramite concorso.
Dopo il concorso scuola, il periodo di formazione
I vincitori del concorso dovrebbero affrontare un periodo di prova della durata triennale, seguiti da un tutor. Successivamente, il comitato per la valutazione esprimerà un giudizio sull'operato del docente e, infine, si esprimerà il DS che potrà assumere l'insegnante, col passaggio da un contratto a tempo determinato a indeterminato. In questo senso, Anief ritiene che ci sia una parziale conquista, perché è stata avanzata l'ipotesi che i contratti di lavoro non siano quelli finora temuti, ovvero di tirocinio o contratti di formazione lavoro. L'aspetto che dovrebbe essere rivisto sono i 3 anni di formazione, in quanto il docente sarebbe costretto almeno a 3 anni di precariato.
L'Anief, attraverso le parole del professore Dino Maiorca, ha espresso la sua idea sui nuovi concorsi a cattedra: ovvero il personale che dovrebbe partecipare dovrebbe essere attinto per il 40% da coloro che hanno conseguito l'abilitazione, per il 20% dai docenti che rientrerebbero nel nuovo percorso di formazione e per l'altro 40% dai docenti che hanno svolto 36 mesi di servizio.
Anief inoltre ha comunicato che è pronto a fare ricorso, qualora il bando del concorso a cattedra confermi che l'accesso sia riservato solo agli abilitati. Infine, il sindacato auspica che il potere del DS nei confronti del docente tirocinante venga ridimensionato.
Il dubbio degli aspiranti tieffini e degli abilitati
Ci teniamo a sottolineare, visti i dubbi, che il terzo ciclo TFA ci sarà, anche se i docenti della magistrale si chiedono quale sia il senso di seguire un corso di formazione, se successivamente il titolo abilitativo non servirà più.
Noi teniamo a sottolineare un aspetto, ovvero che il passaggio dal 'vecchio reclutamento' al 'nuovo' richiederà tempo, probabilmente anni e che quindi ora occorre un periodo di transizione, individuabile con l'ultimo (o penultimo) TFA. Dall'altra parte bisogna considerare anche gli abilitati che ritengono che i loro sforzi siano stati vani, se il titolo non costituirà più requisito di accesso ai concorsi. A tal proposito, si vuole precisare che per il concorso scuola 2016resta l'abilitazione il titolo di studio richiesto, come più volte confermato dalla Giannini.
Voi cosa pensate del nuovo percorso di formazione/reclutamento? Siete d'accordo con l'abolizione del TFA? Per rimanere aggiornati sugli argomenti relativi alla scuola, come il concorso Miur MiBACT per progetti didattici, seguiteci.