Il Senato il 25 novembre ha approvato il decreto sugli interventi strategici sul territorio che il Consiglio dei Ministri ha varato lo scorso 13 novembre. Il provvedimento che abbraccia a 360 gradi la sicurezza e tutto quello che riguarda le aree post Expo, l’emergenza rifiuti in Campania e l’ormai prossimo Giubileo della Capitale, tanto per citare le più importanti are di intervento. Il filo conduttore di tutto il provvedimento è il trovare le risorse necessarie per le opere necessarie e la messa in sicurezza del territorio anche dal punto di vista dell’ordine pubblico.

Trovare le risorse, significa anche spostarle da altri obbiettivi che erano stati prefissati per via delle sopraggiunte maggiori necessità sul tema della sicurezza e su questo, le sorprese non sono mancate.

Giubileo della Misericordia, spese necessarie e rischio sicurezza

Per il Giubileo della Capitale, il decreto stabilisce la creazione di un fondo che copra le necessità delle opere da realizzare. Essendo l’evento spalmato tra il 2015 ed il 2016, i fondi stanziati ammontano rispettivamente a 94 e 65. Si baderà soprattutto a fornire alla Regione Lazio i soldi necessari per implementare i servizi di viabilità, come quelli ferroviari, ma anche quelli sanitari. Problema che negli ultimi tempi ha raggiunto un apice di emergenza è quello della sicurezza, sempre a causa delle minacce terroristiche e degli ultimi eventi di Parigi e Bruxelles.

Secondo l’Esecutivo è necessario aumentare di 1.500 unità il contingente di operatori delle Forze dell’Ordine da dislocare sul territorio per presidiare l’evento. Se alle urgenze del Giubileo si aggiungono i 130 milioni per la valorizzazione delle aree del milanese che hanno ospitato l’Expo, oppure i 150 milioni destinati alla Regione Campania per risolvere l’annosa questione dello smaltimento rifiuti, si evidenzia l’imponente necessità di risorse necessarie.

In attesa che anche per questo decreto vengano predisposti correttivi ed emendamenti, che scadranno il 1° dicembre, il rischio che vengano distratti fondi stanziati per altre evenienze è molto alto. Sembra anche che qualcuno spinga affinchè questo decreto venga inserito da subito in Stabilità per velocizzarne l’applicazione.

A pagare sono gli esodati?

L’allarme è già scattato, perché l’Art. 13 del decreto conferma la volontà del Governo di finanziare il Fondo Sociale per l’occupazione e la formazione (ma anche la sicurezza in vista del Giubileo), attingendo dal Fondo per le salvaguardie esodati. Si ripeterebbe in pratica, quello che è già successo per finanziare opzione donna, la no tax area e la riforma degli ammortizzatori sociali. Infatti, 400 milioni dei soldi presenti nel Fondo, che ricordiamolo, è nato per salvare gli esodati , sono già stati spostati per altre esigenze di bilancio. Questo, nonostante, per esempio, l’estensione di opzione donna potesse essere finanziato autonomamente, almeno in parte, dai risparmi del provvedimento degli anni passati.

Adesso sembra che il Governo intenda spostare altri 500 milioni di soldi risparmiati dalle precedenti salvaguardie per finanziare altri interventi urgenti sul territorio. Togliere soldi agli esodati, rende difficile la salvaguardia di tutta la platea dei senza tutela, di quelli lasciati senza lavoro e pensione dal 2011. Tutto questo mentre la proposta Boeri di tagliare le cosiddette pensioni d’oro non sembra essere presa in considerazione da Renzi e neanche dalle minoranze parlamentari.