È da anni che sembra di non essere ascoltati, nonostante il riconoscimento del valore abilitante del titolo con la pubblicazione del Decreto Ministeriale n.353 del 22 maggio 2014. È di alcuni giorni fa la notizia, come è anche possibile leggere nella Tecnica della Scuola, che i diplomati magistrale ante 2001/2002 ricorrenti per l'inserimento in GaE e la partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo 'hanno ragione' e hanno diritto al riconoscimento di quanto chiesto, motivo per il quale hanno avanzato ricorso. È quanto dichiarato dal Consiglio di Stato, anche se il ministro dell'Istruzione aveva già fatto presente che i diplomati magistrale dovranno partecipare al concorso a cattedra se vorranno essere assunti nel mondo della scuola, indicando come unico strumento di reclutamento per chi desidera diventare insegnante.

Peccato che i diplomati magistrale siano già insegnanti da anni, e da anni svolgono servizio nella scuola del primo ciclo di istruzione con contratto di lavoro precario e sempre a tempo determinato.

Ricorso Adida eVoce dei Giusti

Nel dettaglio, il CdS ha accolto il ricorso dei diplomati magistrale con titolo conseguito entro l'a.s. 2001/2002 presentato da Adida e La Voce dei Giusti, rappresentati dagli avv. Santi Delia, Michele Bonetti e Umberto Cantelli, stabilendo che i docenti della scuola primaria precari hanno diritto all'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento nella fascia in cui hanno titolo e con punteggio corrispondente a quello maturato con gli anni di servizio; hanno inoltre diritto a ricevere proposte di incarico con contratto a tempo determinato (supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche) ma anche a tempo indeterminato (sempre in relazione a quanto è stato diffuso da La Tecnica della Scuola), dunque l'assunzione in ruolo.

Il CdS ha anche stabilito che oltre all'inserimento in GaE, come richiesto da tempo dai diplomati magistrale, questi avrebbero diritto all'assunzione sui posti residuali del piano straordinariodel Governo Renzi, dal quale sono stati esclusi, precludendosi la possibilità di entrare in ruolo come tutti gli altri insegnanti presenti nelle GaE, alcuni avevano anche abbandonati la carriera di docente per 'fare altro' e ora si ritrovano in ruolo, con un posto fisso.

Manca la risposta del ministro Giannini

Al momento però Giannini non ha proferito parola in merito a una possibile immissione in ruolo dei diplomati sui posti liberi e residuali a seguito del completamento della fase C, per la quale i candidati hanno ancora tre giorni per accettare (entro il 20 novembre), oltre a non aver rilasciato nessuna dichiarazione in materia, tranne che per la decisione di far partecipare i diplomati a concorso a cattedra, unico mezzo per ottenere un posto nella scuola.

Ma i diplomati magistrale non ci stanno, in considerazione del loro primario diritto all'inserimento in GaE, che li avrebbe portati all'accesso e partecipazione al piano di assunzione: con la domanda nazionale, o in fase o in fase C, sarebbe potuti entrare di ruolo, e non stare ancora fermi ad attendere il concorso a cattedra, i posti, la suddivisione per classi di concorso, che potrebbe non corrispondere al numero dei posti disponibile per la propria provincia o regione. Attendiamo dunque di conoscere la risposta del Ministero all'accoglimento del ricorso: se vuoi restare aggiornato, clicca su 'segui' in alto a sinistra, o commenta la news se fai parte di uno dei ricorrenti e vuoi farci conoscere la tua situazione.