Nei giorni scorsi, è stato approvato dalla Commissione Lavoro al Senato, il rapporto su quanto contenuto nella Legge di Stabilità in relazione alle misure previdenziali. Questo documento, firmato dal presidente Maurizio Sacconi, contiene diversi capitoli sui quali, secondo la Commissione, sarebbe opportuno intervenire. Di seguito, vediamo le proposte in questione.
Sistema Opzione Donna
Uno degli argomenti più importanti è quello riguardante il sistema Opzione Donna. Il rapporto evidenzia che questo metodo è assolutamente autosostenibile, dato che la copertura finanziaria deriva proprio dal calcolo contributivo applicato agli assegni previdenziali delle donne lavoratrici che hanno un'età di 57 anni (58 per le lavoratrici autonome) e un versamento contributivo di almeno 35 anni.
Per poter utilizzare questo sistema, le lavoratrici dovranno aver maturato i requisiti previsti entro il 31 dicembre 2015. Si cercherà, tramite un emendamento, di inserire in questo sistema flessibile anche le donne nate nell'ultimo trimestre del 1957 o 1958.
Part-time e flessibilità al sistema pensionistico
Relativamente al part-time, introdotto nella Legge di Stabilità, si evidenzia che potranno usufruire di questa novità tutti quei lavoratori del settore privato, ai quali mancano non oltre i 3 anni al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia. La Commissione Lavoro al Senato propone, in questo documento, di introdurre un unico provvedimento da abbinare al prepensionamento previsto dalla riforma Fornero, e alla staffetta generazionale approvata con la legge sul Jobs Act.
Tutto ciò, per concentrare le risorse in un'unica normativa, al fine di renderla più conveniente per le aziende private. Infine, nel rapporto si chiude che il metodo contributivo venga accompagnato con la ricongiunzione o il cumulo non oneroso dei contributi versati nelle eventuali diverse gestioni.
Vedremo cosa succederà nel prossimo futuro e se verranno apportate delle modifiche alla Legge di Stabilità, in materia previdenziale.