Dopo che la Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha dichiarato inammissibili le misure contenute negli articoli 18 e 19 del ddl di stabilità, si attende il passaggio dell'esame alla Camera previsto per i primi di dicembre. Come anticipato più volte, la nuova legge di stabilità, in vigore a partire dal primo gennaio 2016, ha escluso il tema sulla flessibilità in uscitama ha previsto la proroga della cosiddetta opzione donna e l'introduzione della settima salvaguardia per gli esodati.

Opzione donna da sottoporre alla Camera

Dopo la bocciatura da parte del Senato sui correttivi daapportate in sede d'esame in Commissione Bilancio, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano ha annunciato la volontà di proporre nuove modifiche durante il passaggio dell'esame a Montecitorio.

L'articolo 19 del ddl di stabilità, infatti, prevede misure che diano la possibilità alle lavoratrici di lasciare anticipatamente il lavoro dopo aver raggiunto almeno 57 anni di età anagrafica (58 anni per le lavoratrici autonome) e 35 anni di versamenti contributivi, a condizione che il loro assegno venga calcolato interamente col metodo contributivo. Tuttavia, tale misura esclude le lavoratrici nate nell'ultimo trimestre del 1958. E' questo il motivo che spinge il deputato del Partito Democratico a chiedere la revisione dell'opzione donna, dopo che il Senato ha dichiarato inammissibili le proposte di modifica avanzate dalle forze politiche.

La senatrice Zanoni: 'Si comincia da capo'

Stando a quanto affermato dal Presidente Damiano, dovrebbe essere rivisto anche il tema riguardante la settima salvaguardia a favore degli esodati, rivalutando la proposta di estendere la misura di tutela anche ai lavoratori che nel 2011 assistevano familiari con disabilità gravi.

Ad intervenire sull'argomento è l'esponente del Pd Magda Zanoni: "Ci sono temi che saranno trattati alla Camera, si ritorna al testo presentato dal Governo", ha affermato. Dopo la decisione del Senato si comincia da capo, visto che l'esecutivo è costretto a valutare nuovamente le proposte da sottoporre alla Camera nei primi di dicembre.