Sono iniziati nella giornata di ieri i lavori relativi alla verifica degli emendamenti alla legge di stabilità 2016, un'attività portata avanti presso la Commissione bilancio del Senato e destinata a concludersi entro la settimana. A partire dal prossimo 16 novembre è infatti previsto l'avvio dei lavori di discussione in aula, pertanto i tempi restano stringenti. Tra i correttivi in arrivo sul tema della previdenza si evidenziano gli emendamenti alla Manovra numero 18 e 19, che prevedono tra l'altro di introdurre una corsia sperimentale e preferenziale per la fruizione dell'Assegno previdenziale anticipato, purché i pensionandi acquisiscano i requisiti di legge entro cinque anni dal termine ultimo, definito al 31/12/2017.

Si tratta, a tutti gli effetti, del cosiddetto "prestito pensionistico" tanto discusso in questi mesi, un meccanismo che andrebbe ad affiancarsi all'avvio sperimentale della staffetta generazionale proposta dal Governo tramite l'avvio del part time all'interno delle aziende che decideranno di siglare con Inps e sindacati specifici accordi per il turn over dei lavoratori.

Pensioni 2016 e assegno anticipato: ecco come dovrebbe funzionare il meccanismo di uscita

Stante la situazione, il nuovo meccanismo di uscita dal lavoro dovrebbe andare a tutela dei lavoratori che attualmente risultano inoccupati o disoccupati e a cui non sono stati assegnati altri redditi di welfare.

Inoltre, l'importo della pensione maturata dovrà essere almeno il doppio di quella sociale, avvicinandosi all'incirca alle 950 euro. Stante questi presupposti, una volta avviato il meccanismo di pensionamento bisognerà poi ricordare che il 60% del prestito andrà successivamente restituito tramite dei piccoli addebiti, che però scatteranno solo quando il lavoratore sarà entrato definitivamente in quiescenza.  Un terzo del reddito di welfare sarà invece coperto a fondo perduto da parte dell'Inps, che garantirà in questo modo la sostenibilità della misura per il lavoratore. Qualora l'emendamento dovesse passare, l'opzione resterà valida sia per coloro a cui manca un quinquennio dalla pensione anticipata che per la rendita di vecchiaia.

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