Non ci sta il presidente dell'Inps ad essere contestato anche sul piano personale per il suo piano di riforma Pensioni ripresentato nei giorni scorsi al Governo Renzi in concomitanza con l'inizio dell'esame della legge di Stabilità 2016, così Tito Boeri oggi (11 novembre) si difende a spada tratta dalle critiche che gli vengono mosse da più parti, a partire dal premier Matteo Renzi e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

E il professore della "Bocconi" di Milano, economista esperto di previdenza e lavoro "prestato" all'Inps su richiesta di Palazzo Chigi, denuncia "interessi evidenti" di chi sta contestando duramente le sue proposte per la riforma delle pensioni.

Pensioni, Boeri denuncia interessi forti che non vogliono la riforma previdenziale

"Dopo la nostra proposta - ha detto oggi il presidente dell'Inps - ci sono stati una serie di attacchi personali alla mia persona. Vorrei segnalare il fatto - ha aggiunto Tito Boeri - che questi attacchi sono fatti da chi ha - ha sottolineato - degli interessi evidenti nell'operazione che noi abbiamo voluto avviare".

Attacchi durissimi quelli ricevuti in questi giorni da Boeri, non solo nel merito della proposte ma anche per il presunto sconfinamento delle competenze assegnate al presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale. Attacchi che gli sono arrivati in modo bipartisan, da Forza Italia di Silvio Berlusconi al Partito democratico di Matteo Renzi (maggioranza e minoranza per la prima volta unite), mentre in sua difesa sono intervenuti diversi parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, che avevano già avuto modo di manifestare soddisfazione quando il 24 dicembre 2014 il consiglio dei ministri diede il via libera alla nomina di Boeri all'Inps.

Tagli alle pensioni d'oro e abolizione vitali per finanziare la flessibilità in uscita

"La ferocia di questi attacchi nei miei confronti - ha detto Boeri oggi nel corso del suo intervento a un incontro a Campobasso - è proporzionale all'entità degli interessi - ha evidenziato - che noi andiamo a intaccare. Le persone che sono andate in televisione schiumando di rabbia per attaccarmi - ha proseguito il presidente dell'Inps respingendo le critiche von fermezza - sono persone il cui vitalizio verrà probabilmente ridotto della metà - ha spiegato - se le nostre proposte venissero accolte". Tagli alle pensioni d'oro e abolizione dei vitalizi parlamentari la ricetta di Boeri per recuperare le risorse economiche necessarie a finanziare nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata e nuove forme di assistenza con un reddito minimo garantito rendendo il sistema previdenziale e assistenziale più equo e nello stesso tempo sostenibile.

Replicando a chi sostiene che l'Inps non debba formulare proposte ma deve semplicemente applicare le leggi sulle pensioni, il presidente Boeri ha detto che "la storia dell'Inps è una storia di proposte fatte. Veniamo chiamati in Parlamento - ha sottolineato - per fare proposte, c'è una interlocuzione costante - ha aggiunto - con i ministeri".