Fase C, day after, il giorno dopo. Le proposte di nomina sono arrivate nelle caselle di posta elettronica di oltre 55.000 docenti ed è naturale che il governo e il Partito Democratico esaltino il successo del piano assunzionale straordinario incluso nella legge 107 Buona Scuola.

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha provveduto ad inviare un sms di congratulazioni ai parlamentari del suo partito, dichiarando di essere 'orgoglioso di essere uno di voi': il premier ha voluto ringraziare chi si è adoperato, specialmente nei mesi di giugno e di luglio, affinchè la legge divenisse realtà, lavorando con caparbietà al compimento del disegno di legge poi approvato in Parlamento.

La tenacia manifestata verso la realizzazione della Buona Scuola ha portato all'assunzione di altri 50.000 insegnanti che 'tornano a credere nello Stato' e che abbandonano, così, lo stato di precari.

Renzi 'Grazie PD', Nardelli sulla Buona Scuola: 'Ora le scuse degli oppositori'

L'onorevole Pd, Flavia Piccoli Nardelli si è accodata alle parole espresse dal Presidente del Consiglio, aggiungendo che tutti coloro che si sono opposti alla riforma Buona Scuola, sia dentro al Parlamento che fuori, dovrebbero scusarsi per il comportamento tenuto: per i docenti, ha voluto precisare il Presidente della Commissione Cultura alla Camera, si tratta di una grande opportunità per riacquistare maggiore dignità nella loro professione; inoltre, il piano assunzionale del Ministero dell'Istruzione assicurerà quella continuità didattica che, spesso, è mancata per moltissimi studenti, negli ultimi anni.

Buona Scuola è una 'schifezza' dice Salvini, critiche da Forza Italia

Di tutt'altro parere, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini che ha dichiarato come la Buona Scuola rappresenti 'una schifezza' e come sia sua intenzione cancellarla qualora il suo partito fosse chiamato a governare. Scetticismo anche da parte della responsabile scuola di Forza Italia, onorevole Elena Centemero che non crede che le nuove assunzioni dell'organico di potenziamento possano rivelarsi efficaci e, soprattutto, rispondenti alle reali necessità delle singole scuole.