Con il suo piano di riforma Pensioni ha creato il putiferio nel mondo politico, che ha reagito con forze alle proposte per l'abolizione dei vitalizi dei parlamentari e il ricalcolo al ribasso con il sistema contributivo delle pensioni d'oro calcolate col sistema retributivo. Il presidente dell'Inps Tito Boeri è stato attaccato da destra, sinistra e centro per le ipotesi di tagli alle pensioni che potrebbero servire a finanziarie il reddito minimo garantito e nuove forme di flessibilità per l'accesso alla pensione anticipata.

A trovarsi in sintonia con Boeri sulla riforma pensioni, così come sul reddito minimo garantito, c'è solo il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

Pensioni, Boeri: da immigrati 'regalo' agli italiani pari a 1 punto Pil

In tanti, oltre a contestare nel merito le sue proposte, attaccano duramente il presidente dell'Istituto previdenziale italiano sostenendo che non rientra tra i suoi compiti la presentazione di proposte. Secondo chi ne critica un presunto sconfinamento dalle sue competenze, l'economista bocconiano chiamato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi alla presidenza dell'Inps, dovrebbe limitarsi solo ad applicare le leggi approvate dal Parlamento su iniziativa del governo o dei parlamentari.

Ma lui non ci sta, e non perde occasione per rilanciare le sue proposte per la riforma pensioni rivendicando con forza le competenze del presidente Inps. "Rivendico per l'Inps - ha ribadito oggi Tito Boeri secondo quanto riferisce l'Ansa - un ruolo propositivo e non solo esecutivo". Tra l'altro, il professore della "Bocconi" di Milano "prestato" all'Inps ha spiegato che il piano di riforma previdenziale diffuso dalla stampa non è stata una sua iniziativa autonoma ma un percorso concordato con il governo. "C'è stato chiesto di formulare delle proposte - ha spiegato il presidente dell'Inps oggi al margine di un incontro a Torino - per la riforma del nostro sistema pensionistico. Le abbiamo presentate - ha ricordato - nel giugno di quest'anno, dopo di che - ha spiegato - il governo ci ha chiesto di renderle pubbliche.

E  noi lo abbiamo fatto. Quindi - ha aggiunto Boeri rivendicando il suo ruolo propositivo e non solo esecutivo - non c'è nessuna espansione o allargamento del ruolo dell'Inps".

Lavoro, Inps: reddito mimino garantito senza alcun requisito anagrafico

Parlando della riforma pensioni, Boeri ha spiegato oggi che gli immigrati regolari che in Italia versano regolarmente i contributi pensionistici senza però ricevere gli assegni previdenziali praticamente "regalano" alle casse pubbliche quasi tre miliardi di euro corrispondente a un punto di Pil. Dunque, sul sistema previdenziale, "il contributo netto degli immigrati - ha spiegato il presidente dell'Inps oggi a Torino - è molto importante". Boeri ha rilanciato anche la proposta del reddito minimo garantito, che il leader della Fiom Maurizio Landini chiama "reddito di dignità" e il Movimento 5 stelle "reddito di cittadinanza" e già presente non solo in tutti i paesi dell'Ue ma anche in molti altre paesi del mondo, Africa compresa.

"Se trovassimo le risorse - ha detto l'economista alla guida dell'Inps - guarderei con favore alla possibilità che il reddito minimo venisse introdotto - ha spiegato - senza alcun requisito anagrafico".