Una vera beffa per centinaia di supplenti della Scuola pubblica italiana, i quali non ricevono lo stipendio dai primi giorni di settembre. Nella Legge di stabilità, intanto, vengono rimpinguate le casse degli istituti paritari con l’aggiunta di 24 mln di euro in più rispetto a quelli già stanziati prima.

Un fatto di coscienza, quella che manca a qualcuno che governa

Una vera e propria situazione di disagio, di trepidazione e di disperazione, quella che stanno attraversando in questi mesi molti supplenti della scuola pubblica italiana. Quest’ultimi, impegnati da oltredue mesi ad affrontale con capitali propri le spese necessarie al loro mantenimento sul posto di servizio (affitti, bollette ed altro), attendono con ansia quello che gli spetta come ricompensa per il lavoro svolto a partire dall'inizio dell’anno scolastico.

Intanto il Miur, per smorzare gli animi e per smentire le forti critiche mosse sui social network dai poveri insegnanti di ‘serie D’, qualifica a cui spesso qualcuno osa classificarli, si fa vivo e comunica con una nota ufficiale che presto saranno pagati gli stipendi dei suddetti lavoratori della scuola. Ma qui viene il bello. Lo stesso Ministero precisa che tale pagamento si riferisce solo ad un acconto pari all’80% degli emolumenti e sarà relativo ai mesi di settembre e ottobre. Sbottano subito gli stessi docenti ed esclamano: Che fregatura!

Per quanto concerne, invece, gli stipendi del mese di novembre (quasi già in scadenza), i docenti interessati dovranno avere ancora molta pazienza; il Miur, parla, addirittura, di un ulteriore differimento a data da precisare, in quanto lo stesso Dicastero ammette tacitamente di avere molti problemi riguardanti il pagamento regolare dei successivi emolumenti.Insomma, una questione proprio imbarazzante.

Intanto gli animi si cominciano a scaldare. In soccorso dei poveri insegnanti viene però il Primo Ministroil quale, con soddisfazione, dichiara nei giorni scorsi che nella famosa legge di stabilità saranno aumentati i finanziamenti relativi al funzionamento delle scuole paritarie; ulteriori 24 milioni di euro, una cifra niente male.

Una fissazione dei soliti Governi di Centro Destra che continuano, imperterriti, a strizzare gli occhi (tutti e due) ai soliti poteri forti e ad infischiarsene degli insegnanti supplenti delle scuole statali.

Scuola Pubblica senza stipendio e 'diplomifici' con 24 Mln in più

Ci viene un dubbio: non sarebbe stato più giusto pagare gli stipendi dei poveri docenti supplenti anziché stanziare quella somma per finanziare le scuole paritarie?

Infatti, già le scuole non statali sono abbondantemente finanziate dallo Stato e dalle famiglie degli alunni frequentanti. Una vera ingiustizia. Gli stessi docenti della scuola statale che dall'inizio di questo anno scolastico si rompono la schiena per adempiere al proprio dovere, con queste contestabili scelte del Governo Renzi, vengonoletteralmente presi a schiaffi. Il popolo della scuola non ha certo la memoria cortae, forse,un giorno, l’attuale compagine governativa dovrà rispondere a questi stessi interrogativi, magari davanti alla Corte dei Conti o addirittura davanti alla Magistratura italiana.