Il Ministero dell'Istruzione sembra essersi finalmente deciso a dichiarare guerra ai cosiddetti 'diplomifici'. Secondo quanto riportato dal quotidiano romano 'Il Messaggero', le scuole paritarie finiranno prestissimo sotto esame attraverso ispezioni ministeriali che dovranno accertare il regolare esercizio dell'attività scolastica.

Un nuovo concorso selezionerà 47 nuovi agenti che andranno ad affiancarsi ai 70 in servizio per controllare soprattutto le scuole paritarie secondarie che dispensano voti e diplomi con 'sospetta' facilità. In particolar modo, sarà prestata attenzione a quegli istituti che ricevono molte iscrizioni all'ultimo anno, iscrizioni a cui corrispondono relativi attestati.

Scuole paritarie e 'diplomifici', ultime news 7 dicembre: giro di vite del Miur

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha ribadito come la scuola paritaria debba essere una scuola di qualità ed ecco perchè 670 scuole, già a partire dall'anno in corso, riceveranno la visita degli ispettori per gli opportuni controlli: di queste ben 532 saranno scuole secondarie di secondo grado.

Le regioni che saranno maggiormente nel 'mirino' del Ministero dell'Istruzione saranno la Campania (110 ispezioni), la Lombardia (91), la Toscana (45) e il Lazio (43).

Il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, ha ribadito come non si voglia più sentir parlare di 'diplomifici' ed ecco perchè le ispezioni verranno inviate soprattutto nei periodi riguardanti lo svolgimento degli esami di maturità.

Ispezioni alle paritarie: strane 'migrazioni' verso i 'diplomifici'?

Negli istituti superiori statali, le iscrizioni vanno via via diminuendo con il passar degli anni: chissà perchè, invece, in certe scuole si assiste al 'fenomeno contrario', ovvero si comincia in pochi e si finisce in tanti.

Il Miur ha fatto esempi di scuole in cui gli iscritti alle classi quarte sono solo 5 e poi improvvisamente diventano 90 l'anno successivo, con annesse promozioni.

La cosa ancora più strana è che si assistono a delle vere e proprie 'migrazioni' verso una scuola ben precisa, anche da regioni diverse. Negli ultimi cinque anni, è stata revocata la parità a 26 scuole, ma l'impressione è che gli istituti non in regola siano molti, ma molti di più.