La giornata decisiva per quanto riguarda l'intricata questione della mobilità docenti 2016/2017 è lunedì 11 gennaio, quando vi sarà il nuovo incontro tra il Miur e i sindacati in vista della stesura del prossimo 'CCNL'. Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di Orizzonte Scuola, la proposta che verrà effettuata dal Miur avrà al proprio centro un meccanismo composto da 4 fasi o momenti differenti; va sottolineato, comunque, che si tratta di una disposizione che potrebbe cambiare in alcune sue parti proprio in conseguenza dell'incontro, ma rende pienamente l'idea di quale sia la strada che voglia percorrere il Miur per risolvere la questione.
Ecco, allora, il piano del Ministero per la mobilità docenti 2016/2017.
Le 4 fasi della mobilità docenti 2016/2017
Ecco, allora, il prospetto della proposta del Miur sul nuovo CCNI e la mobilità docenti 2016/2017:
- prima fase: è definita 'provinciale' in quanto concerne i trasferimenti all'interno del medesimo comune; questa fase riguarda i docenti che rientrano dopo essere stati fuori ruolo, coloro che vantano la precedenza secondo l'articolo 7 e i soprannumerari – importante sottolineare che tutti i docenti che prenderanno parte a questa fase si dovrebbero spostare su scuola e non mediante il meccanismo degli ambiti territoriali
- seconda fase: potrebbe essere definita 'intercomunale' e riguarda i trasferimenti da un comune all'altro all'interno della medesima provincia; anche in questo caso il passaggio avviene su scuola e non mediante ambito territoriale – i dubbi maggiori permangono per quanto riguarda i neoassunti nelle fasi 0 e A del piano assunzioni 2015/2016: essi rientreranno nella prima o nella seconda fase? La confusione regna sovrana e dal Miur non sembra arrivare ancora una risposta chiara
- terza fase: è quella definita interprovinciale; dovrebbero avere la precedenza coloro che sono stati immessi in ruolo entro l'anno scolastico 2014/2015 e, secondo quanto previsto dal comma n. 108 della legge n. 107 del 2015, si dovrebbe svolgere mediante specifica domanda e con il meccanismo degli ambiti territoriali (dunque, non su scuola) – il nodo centrale riguarda la disparità possibile di trattamento con le altre fasi e come verranno gestite le priorità con coloro che, assunti nella fasi 0, A, B e C, faranno domanda interprovinciale
- quarta fase: è quella che riguarda i docenti che, immessi in ruolo con il comma 96 della legge n. 107 del 2015, faranno domanda di trasferimento interprovinciale , anche in questo caso lo spostamento sarà sugli ambiti territoriali; importante sottolineare che gli insegnanti assunti nelle fasi B e C, anche se non produrranno domanda, verranno trasferiti d'ufficio – resta, comunque, difficile da immaginare come avverranno questi trasferimenti d'ufficio, con quali priorità e su quali basi
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