"Abbiamo bisogno di avere tutti la forza di reagire a una stagione che ha generato un po' di rassegnazione. Servono forza ed energia: per questo abbiamo pensato alla consultazione interna tra gli iscritti della Cgil, anche per preparare la mobilitazione necessaria". Ad affermarlo è Susanna Camusso della Cgil, in merito alle ultime attività organizzate dal sindacato con l'obiettivo di verificare il nuovo "statuto dei lavoratori". Si tratta di un testo di 97 articoli che dovrebbe coprire tutta l'area del mondo del lavoro, per garantire alle persone l'estensione dei diritti fondamentali.
Oltre al nodo del lavoro, resta sul tavolo la questione delle pensioni, con la riforma della legge Fornero avviata nel 2011. Il sindacato ha scritto nero su bianco l'obiettivo di garantire un meccanismo di uscita dal lavoro che possa scattare a partire dai 62 anni di età, spronandoquindi la flessibilità generazionale e permettendo lo sblocco del turn over nei confronti dei giovani.
Pensioni flessibili, proposta Cgil prevede di lavorare anche in favore di precoci
Sul tema dei pensionamenti la proposta del sindacato prevede anche di lavorare per sbloccare la situazione dei lavoratori precoci, ovvero di quei soggetti che hanno iniziato la propria attività in giovane età e che non riescono ad ottenere il pensionamento a causa dell'innalzamento del requisito contributivo di accesso all'Inps.
Per queste persone, la Cgil chiede di garantire la quiescenza a partire da 41 anni di versamenti, appoggiando quindi in modo implicito le stesse richieste reiterate dai pensionandi nel corso degli ultimi anni. Secondo il sindacato, è importante rimettere mano al diritto del lavoro per garantire le tutele dei soggetti più deboli, anche considerando che molti hanno rapporti lavorativi con tutele deficitarieo con forme contrattuali poco garantiste, sia al riguardo della situazionepresente che per quanto concernela futura posizione previdenziale.
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