Continua a tenere banco il dibattito sulla riforma Pensioni. Ancora novità importanti a riguardo arrivano da Tito Boeri e Cesare Damiano, due delle figure più importanti a livello nazionale, oltre che ad essere un punto di riferimento, sopratutto il secondo, per i lavoratori precoci. Come ricorderete, nella giornata di ieri ci siamo concentrati principalmente sugli attacchi continui ricevuti in questi ultimi giorni da Elsa Fornero, l'ex ministro del Lavoro a cui si deve l'attuale riforma pensionistica. Salvini, leader della Lega Nord, ha detto che la Fornero dovrebbe essere lasciata a pane e acqua su un'isola deserta, mentre Alessandro Di Battista, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, ha ribadito la sua contrarietà alla legge Fornero, definendola una 'porcata', ma si è contemporaneamente scagliato anche contro Salvini per aver stretto alleanza con i cosiddetti 'maledetti', coloro i quali hanno votato la Fornero, ovvero Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Tito Boeri a ruota libera su sostegno per over 55

Sappiamo bene quanto Tito Boeri nella sua proposta di riforma delle pensioni abbia avuto un occhio di riguardo per gli over 55 che, avendo perso un posto di lavoro, si ritrovano in una situazione difficilissima, non potendo tra l'altro aiutare la famiglia, in primis i figli, magari ancora disoccupati e in cerca di lavoro. Il professore dell'Inps è tornato a parlare di forme di sostegno per gli over 55 nel corso della sua partecipazione a Bari nella giornata di ieri, su invito del governatore della Puglia Michele Emiliano, che in tempi non sospetti ha sposato il piano presentato dall'economista nei scorsi mesi, appoggiandolo pubblicamente, così come ha fatto di recente il giornalista Alan Friedman.

Nell'applaudire il Reddito di Dignità portato avanti dalla regione Puglia, Boeri ha auspicato che il 2016 sia l'anno nel quale il governo introdurrà 'un sistema nazionale di contrasto alla povertà'. Il professore ha spiegato che al momento in Italia non esistono forme di sostegno base al di sotto dei 65 anni di età, affermando come non sia semplice per i suoi colleghi delle sedi del Mezzogiorno dire ad un lavoratore sopra i 55 anni che ha perso il lavoro 'che lo stato non è più al suo fianco'.

In seguito Boeri ha ricordato la proposta dell'Inps, ricordando come questa preveda un reddito minimo garantito di 500 euro mensili per quelle famiglie che si trovano in una situazione appena descritta. Sempre il presidente dell'Inps ha inoltre sottolineato che la questa proposta non corrisponde ad assistenzialismo, ma 'è un modo per spingere le persone a reagire'.

Damiano parla dei lavori usuranti

Ospite a Coffee Break, su La7, Cesare Damiano si è soffermato sui lavori usuranti, mettendo per un momento da parte quindi la delicata questione dei lavoratori precoci. Il numero uno della commissione Lavoro alla Camera ha ricordato che durante il governo Prodi mise 3 miliardi 'per mandare in anticipo persone che facevano lavori usuranti ma tra quelli - ha spiegato Damiano - l'edilizia non c'è'. Il parlamentare Pd ha assicurato che nel corso delle prossime settimane/mesi promuoverà un'iniziativa legislativa per far sì che tra i lavori usuranti vengano inseriti anche 'determinati lavori pesanti dell'edilizia'. Ha infine concluso ricordando ancora una volta la sua proposta sulla flessibilità, ovvero permettere al lavoratore di andare in pensione a 62 anni con una penalizzazione sull'assegno dell'8 percento.