I bandi per il concorso scuola 2016dovrebbero arrivare in settimana, probabilmente entro la giornata di venerdì 26 febbraio dal momento che Orizzonte Scuola dichiara che le procedure per l'iscrizione potrebbero aprirsi il giorno 29 febbraio. Nonostante, dunque, oramai la pubblicazione sia imminente, sono ancora moltissimi i nodi da sciogliere intorno alle procedure: tralasciando la questione delle aule informatiche, la cui ricognizione il Miur sta ancora svolgendo, restano ancora in sospeso alcune criticità, come quella riguardante la tipologia delle prove e la questione dei punteggi aggiuntivi per il merito e l'anzianità.

L'unica certezza sembra esservi sulla prova in lingua, anche se non è ancora chiaro in cosa consisterà precisamente.

Il nozionismo per il concorso scuola 2016

La questione fondamentale, per quanto riguarda il concorso scuola 2016, è quella concernente la tipologia delle prove che si svolgeranno: secondo le ultime indicazioni – ma non c'è ancora l'ufficialità – la prova scritta verterà sulle competenze didattiche, pedagogiche e metodologiche del docente e, quindi, il nozionismo non dovrebbe essere oggetto di valutazione. Ma cosa significa nel concreto? I precari ritengono che sia difficile a dirsi: dovrebbe trattarsi di metodologie connesse alla propria disciplina di insegnamento, ma quale può essere l'oggettività della valutazione sul versante metodologico che è, per definizione, base della libertà di insegnamento di ogni docente?

Come si possono valutare le competenze in classe attraverso una prova scritta? I precari considerano le proprie domande legittime, tanto più che la preparazione per il concorso scuola 2016 sarà molto limitata: molti docenti insegnano e non hanno tempo di studiare, mentre il tempo è comunque poco per tutti, poco più di un mese, secondo le intenzioni del governo (la prova scritta dovrebbe essere ad aprile).

Lingua e punteggi per il concorso scuola 2016

L'altro nodo da sciogliere per il concorso scuolariguarda la tabella dei punteggi aggiuntivi: le critiche sono piovute soprattutto da parte di chi vanta anzianità di servizio e vede calcolato soltanto con il punteggio di 0,5 ogni anno di insegnamento rispetto al titolo TFA che vale da solo 5 punti (cioè 10 anni di servizio).

Anche su questo punto, il Miur ha promesso di aggiustare la tabella a favore dell'anzianità di servizio, ma vere indiscrezioni sulle tabelle non sono ancora venute fuori. L'unico nodo a cui si è trovata una soluzione sembra essere quello della lingua straniera: le domande saranno sempre due e valuteranno una conoscenza B2 della lingua prescelta, ma saranno a risposta chiusa e il peso sarà più leggero delle altre domande. Ogni quesito, infatti, varrà al massimo 3,5 punti, di meno dunque delle altre domande, e sarà di 'comprensione del testo' a partire da tematiche di carattere pedagogico, didattico e metodologico. Per approfondimenti, indiscrezioni e altro, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.