Il decreto flussi del 2016, emanato dal governo, ha autorizzato l'ingresso di 13 mila lavoratori stagionali che potranno essere assunti dall'industria del terziario, in preparazione della stagione estiva. Aziende agricole, ristoranti, alberghi e hotel saranno i nuovi potenziali datori di lavoro degli extracomunitari che hanno fatto richiesta di potere entrare nel nostro paese per lavorare.

Gli imprenditori che vorranno presentare domanda di assunzione, dovranno accedere al sito ufficiale del ministero dell'Interno, e scaricare il cosiddetto modulo C, che non è altro che la richiesta di un nullaosta per il lavoro subordinato stagionale.

Già dal 17 febbraio è possibile inoltrare l'apposita domanda che passerà al vaglio delle autorità competenti.

Ecco i paesi inclusi nel decreto flussi 2016

Tra gli extracomunitari autorizzati ad entrare in Italia per svolgere un lavoro stagionale, un posto 'in prima fila' viene assegnato a coloro che in passato hanno già svolto un lavoro stagionale in Italia. Sul sito del ministero dell'interno sono stati elencati i paesi dai quali potranno provenire i gli extracomunitari. Tra i paesi si annoverano alcuni stati dell'est europeo come Albania, Bosnia Erzegovina, Moldova, Macedonia e Montenegro. E' nutrita anche la rappresentanza dei paesi dell'Africa come la Costa d'Avorio, l'Egitto, la Nigeria, la Tunisia, il Senegal e il Ghana.

Un canale preferenziale è stato assegnato a chi ha già lavorato in Italia per due anni consecutivi, e per i quali sarà possibile richiedere, da parte del datore di lavoro, un nulla osta all'ingresso pluriennale. Questo comporterà che l'imprenditore potrà fare tornare in Italia l'extracomunitario, nel momento in cui ci sarà l'esigenza di nuove assunzioni, senza dovere attendere che venga emanato un nuovo decreto flussi.

Anche nello scorso anno, il decreto flussi per i lavoratori stagionali consentì l'ingresso di 13 mila extracomunitari. Il decreto flussi 2016 è una misura stabilita dal governo al fine di regolare il flusso di migranti in cerca di lavoro, in un'epoca contrassegnata dalla carenza di lavoro e dalla crisi economica.