È arrivato l'atteso chiarimento da parte dell'Inps sull'applicazione della Naspi per i lavoratori stagionali, e la notizia non è di certo quella che tale categoria di lavoratori si attendeva. Ai fini dell'accesso alla Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, prevista dal governo per coloro che perdono il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà, i cosiddetti lavoratori stagionali avranno un trattamento analogo a quello di tutti gli altri lavoratori dipendenti.

Cioè beneficeranno di un trattamento pari alla metà delle settimane lavorate, e quindi, per i dipendenti del settore turistico e termale che solitamente lavorano sei mesi l'anno, verrà riconosciuto un assegno di disoccupazione solo per tre mesi.

Fino al 2014, questa categoria di lavoratori, beneficiava di un indennità che copriva i restanti sei mesi nei quali mancava il lavoro, ma il governo ha ritenuto di dare una stretta in tal senso, anche perché, ha chiarito l'Inps, la spesa sostenuta dall'ente previdenziale per i lavoratori stagionali ammontava, in passato, al 12% della spesa totale. Tenendo conto che la quantità di assicurati non superava il 2,5%, si sarebbe creata una sperequazione a danno di tutti gli altri lavoratori.

Ecco i motivi della stretta dell'Inps

Secondo l'Inps, il vecchio trattamento per i lavoratori stagionali, era troppo generoso, per questo motivo ha deciso di eliminare la discriminazione nei confronti delle altre categorie di lavoratori.

Per fare un esempio, in passato, un lavoratore stagionale che aveva versato contributi per sei mesi, con una contribuzione media mensile di 118 euro, otteneva successivamente una prestazione di 7 mila euro circa e coperture figurative pari a quasi tremila euro. In pratica il lavoratore otteneva circa 84 euro di prestazioni a fronte di un euro di contributi versati.

Con il nuovo regime Naspi, il lavoratore stagionale che lavora per sei mesi, percepirà un trattamento mensile per tre mesi, versando sempre una media di 118 euro di contributi mensili, e ottenendo una media di 3.600 come prestazione di disoccupazione e contributi figurativi per un importo di quasi 1.500 euro.