Le ultime novità sulla riforma pensioni ed in particolare su moltissime tematiche 'calde' giungono dalla trasmissione 'Mi Manda Raitre', che ha affrontato con Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, e Fulvia Colombini, Inca Cgil, le spinose questioni rimaste irrisolte in Legge di Stabilità. In studio si affrontano le problematiche concernenti i lavoratori precoci, le ricongiunzioni onerose, l'aspettativa di vita, l'opzione donna, gli esodati e le problematiche correlate alla legge 104.

Sia i sindacati quanto il Presidente della Commissione lavoro sono fermamente convinti che riformare in modo strutturale la legge Fornero debba essere la priorità del Governo Renzi nel 2016. Eccovi i dettagli di quanto emerso nel corso della trasmissione.

Esodati, precoci, opzione donna: se ne torna a parlare in Tv

In studio come ospiti Daniela Raviera, per gli esodati, che si appella anche all'ingiustizia insita nella 7° salvaguardia che ha escluso coloro che hanno usufruito della legge 104 per assistere i genitori anziani e disabili. L'ultima salvaguardia, infatti, ha ricompreso unicamente i fruitori della legge 104 che hanno assistito i figli disabili, creando, così, l'ennesima ingiustizia 'tra poveri'.

Daniela chiede, dunque, l'ottava e definitiva salvaguardia per tutti gli esodati rimasti esclusi. Per la categoria dei precoci da Torino è intervenuto in collegamento Claudio de Giorgis che ha ribadito la richiesta di poter accedere alla quiescenza dopo 41 anni di contributi versati indipendentemente dall'età e senza penalizzazione, trovando pieno sostegno da parte della Colombini che ritiene sia doveroso ripristinare il diritto alla pensione dopo 41 anni di contributi versati. Per Opzione donna è intervenuta Francesca Gabutti che ha sottolineato come la 243/2004 sia anche e soprattutto un'esigenza perché  molte donne devono sopperire ad un welfare mancante, svolgendo un ruolo di 'care giver'.

Opzione donna, puntualizza Francesca, oltre ad essere una scelta personale servirebbe anche come esigenza sociale, per svecchiare le fabbriche e lasciare il posto di lavoro ai giovani. La Colombini fa presente che l'Inca Cgil si batterà affinché opzione donna venga prorogata anche negli anni successivi al 2015, perché i fondi potenzialmente potrebbero già esserci. Si resta dunque in attesa dell'esito del contatore.

Ricongiunzioni onerose ed aspettativa di vita

La riforma Fornero è ancorata al meccanismo dell'aspettativa di vita, ragione per cui ogni 2 anni vi è, dice Fulvia Colobini, una rincorsa alla pensione, visto che incrementano di 3 mesi i requisiti sia relativi all'età quanto ai contributi.

Questo meccanismo, spiega Damiano andrebbe corretto con il meccanismo della gradualità, sarebbe bastato, dice il Presidente della Commissione Lavoro, introdurre il sistema delle Quote, più in particolare la Quota 100. Ad oggi, precisa Damiano, inoltre gli ultimi dati Istat confermano che rispetto al 2015 è aumentata la mortalità, dunque se l'aspettativa di vita si è ridotta, sottolinea, è necessario tenerne conto in un' immediata riforma Pensioni. Colombini per quanto concerne le ricongiunzioni dei contributi propone, se la totalizzazione è troppo onerosa, che ogni cassa previdenziale paghi la propria parte di pensione in base a quanto il lavoratore ha versato. Damiano concorda una pensione principale dalla cassa previdenziale in cui uno ha versato di più, a cui si aggiungono mini pensioni derivanti dalle altre casse previdenziali. Voi cosa ne pensate?