I precari della Scuola hanno il diritto diessere collocati a 'pettine' nelle Graduatorie ad Esaurimento (GaE): a ribadirlo questa volta, è stata la Corte d'Appello di Napoli che ha respinto un ricorso del Miur. Si tratta della sentenza 1148/2016 dell'11 febbraio. Il Miur ricorreva per sostenere la giustizia di collocare 'in coda' i precari della scuola nelle graduatorie ad esaurimento 2009/2011, ma la Corte d'Appello ha stabilito che è giusto che questi vengano collocati “a pettine”. Respingendo il ricorso del Miur su una precedente sentenza, questa viene confermata e il Ministero è stato condannato al pagamento di 3.500 euro di spese di soccombenza.

Precari in GaE, ma a pettine e non in coda come dice il Miur

La sentenza della Corte d'Appello partenopea è l'ennesima conferma del fatto che i docenti precari della scuola hanno diritto alla collocazione a “pettine” nelle Graduatorie ad esaurimento. L'Anief, che si è occupata della difesa dei precari, ha definito questa l'ennesima vittoria 'sulle code della vergogna'. Il modello di collocazione in graduatoria (a pettine) è stato considerato pertinente da Tribunali Amministrativi, Corte Costituzionale e Tribunali del Lavoro di tutto il Paese. Per questo la vittoria può considerarsi completa. Questo apre la strada anche alle assunzioni a tempo indeterminato di chi ne ha davvero diritto.

Il Miur continua a perdere in tribunale

Questa è solo una delle ultime sentenze contro il Miur emesse in questi giorni dai tribunali che vanno a favore dei docenti precari. Conferme su conferme del fatto che il modo in cui il ministero tratta i docenti precari, come se fossero lavoratori di serie B, non è legittimo ed equivale ad una discriminazione.

Tra queste sentenze ricordiamo quelle emesse dal Tribunale di Roma l'8 febbraio 2016(numero 1132 e numero 1133) che riconoscono il diritto agli scatti di anzianità dei docenti precari e hanno condannato il Miur al pagamento di una somma superiore ai 25mila euro.

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