Una brutta avventura quella occorsa a due scolaresche di Fermo, in visita di istruzione presso la città di Napoli e la località archeologica di Pompei.Durante il viaggio d'andata in pullman verso le suddette mete turistiche e didattiche, iniziato, per la cronaca, martedì 22 marzo u.s., gli insegnanti hanno iniziato subito a preoccuparsi per la guida spericolata dell'autista. All'interno del mezzo di trasporto, infatti, erano presenti molti studenti, due intere classi prime del Liceo Statale 'Annibal Caro' di Fermo.
Che paura! Un autista impazzito alla guida di un mezzo di trasporto pieno di studenti e professori
Nonostante i continui richiami da parte dei quattro docenti accompagnatori e di qualche studente, imprecando, anche ad alta voce, all'autista di rallentare e di tenere un'andatura più corretta, quest'ultimo, con indifferenza e in maniera baldanzosa, ha continuato il viaggio come se nulla fosse, fino a giungere alla meta di soggiorno prestabilita. Qualcuno, sceso dal mezzo, subito esclama: 'L'autista sembrava impegnato in una corsa automobilistica di formula uno'. Tra le altre cose - raccontano i docenti malcapitati - il mezzo di trasporto in cui viaggiavanoera troppo mal ridotto e, durante il tragitto, uno dei due specchietti retrovisori, urtando un cartello stradale, si è persino rotto in mille pezzi, lasciando indifferente lo stesso conducente.
Una volta giunti a destinazione, con la paura ancora viva,tutti e quattro gli insegnanti decidono di rivolgersi all'Agenzia di viaggio per chiedere l'immediata sostituzione del conducente spericolato, preoccupati di riprovare le stesse paure e le medesime sensazioni nel viaggiodi ritorno. Trascorsa la visita didattica nelle località culturali e turistiche prescelte, al momento del ritorno i viaggiatori si ritrovano il medesimo autista alla guida del pullman 'incriminato'.A questo punto, presi di coraggio e memori dei tragici fatti di questi giorni, relativi all'incidente e alla morte delle sette studentesse italiane nei pressi di Barcellona, tutti, compresi gli studenti, decidonodi scendere immediatamente dal mezzo malridotto e di proseguire a piedi il loro viaggio di rientro, lungo la superstrada, per arrivare a casa sani e salvi.
L'autista prende atto di tale decisione e prosegue la sua folle corsaconle valigie dei viaggiatori ben custodite nel sottostante bagagliaio. Lasciati lungo l'arteria viaria, la scolaresca continua il suo percorsoa piedi ma consapevole di non correre più quel pericolo troppo elevato ed evidente per non trasformarsi in tragedia.
Nota Miur gite scolastiche e la previdenza dei docenti hanno salvato la vita agli studenti
Incredibilmente, poco dopo, giunge la notizia che il pullman condotto dall'autista spericolato si schianta contro un muretto spartitraffico, procurando allo stesso conducente un forte trauma, qualche piccola contusione e pochi graffi guaribili in pochi giorni. Insomma, tutto bene quel che finisce bene. Questa volta,però, la previdenza dei professori e il vademecum del Ministero della Pubblica Istruzione hanno scongiurato quella che poteva trasformarsi in una tragedia davvero annunciata.