Il Miur era ricorso in appello contro la sentenza favorevole che aveva concesso ad una laureata SFP l'inserimento in GaE e successivamente l'assunzione a tempo indeterminato: l'Anief dà notizia che il ricorso è stato bocciato e che il Ministero è stato costretto a pagare le spese. La situazione era molto particolare: secondo la normativa vigente, avevano diritto all'ingresso in GaE soltanto coloro che si erano iscritti ai corsi di laurea in SFP (Scienze della Formazione Primaria) entro l'anno 2007/2008; la laureata in oggetto, invece, si era immatricolata successivamente ma già al terzo anno e il primo grado di giudizio, presso il giudice di Vasto, le aveva dato ragione.
Il Miur, però, aveva contestato la sentenza e aveva deciso di ricorrere per annullarla: secondo il sindacato, la sconfitta per il Ministero è stata cocente e si tratta di un nuovo tassello per l'inserimento in GaE di tutti i docenti abilitati di II fascia.
Le ultime novità sui ricorsi per l'inserimento in GaE: prospettive
La Corte di Appello della città di l'Aquila, dunque, ha confermato l'indirizzo del giudice di Vasto e ha bocciato il ricorso del Miur: la laureata in SFP può tenere il proprio posto con contratto a tempo indeterminato. In più, il Ministero è stato condannato a pagare non solo le spese generali del processo, ma anche le cosiddette 'spese di lite': si tratterebbe dunque di una sconfitta su tutta la linea.
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, ha rilasciato un comunicato all'interno del quale non soltanto rivendica quest'ultima vittoria ma rilancia anche per tutti gli altri ricorsi che sono ancora in attesa di giudizio: la lotta continuerà finché tutti i docenti abilitati avranno la possibilità di entrare in ruolo anche attraverso il canale delle GaE, mediante il 50% annuo di immissioni in ruolo.
Si tratta, insomma, dell'ennesimo giudizio positivo in vista dell'inserimento in GaE: le tempistiche della giustizia amministrativa sono sicuramente molto lente, ma sicuramente la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento non è più un tabù da tempo. Per aggiornamenti sui ricorsi, sul concorso scuola e in generale sul mondo dell'istruzione, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.