"Si chiede al governo l’apertura di un confronto serio per cambiare una legge ingiusta”. Così ha parlato, intervenendo ad un convegno di Farmindustria, la leader della Cgil Susanna Camusso, riguardo alla legge sull'età pensionabile. “E’ necessaria una modifica della legge in vigore perché è una legge insostenibile. Questa legge va cambiata rapidamente, anche dalla prospettiva delle aziende”, ha aggiunto la sindacalista, segnalando la priorità di ragionare sulla flessibilità, anche in vista del particolare ruolo sociale delle donne.

Sottolineando come quella delle Pensioni sia una “ferita che non si rimargina da sola” e raccogliendo il plauso del ministro della Salute Beatrice Lorenzin presente al convegno, la Camusso ha chiesto alla stessa politica di portare presso il governo la voce che reclama un dialogo con i sindacati su questo tema.

"La legge Fornero - ha inoltre commentato la leader Cgil - va cambiata per due ragioni: il lavoro non è uguale per tutti e portarlo tutto allo stesso livello con l’idea che l’aspettativa di vita cresce è uno sbaglio. Occorre ragionare sulla flessibilità perché ci sono svariate lavoratrici e lavoratori entrati a lavoro a 14 anni ed è impossibile pretendere che rimangano tutti fino a 67 anni. In questo modo non c’è turn-over e lavoro per i giovani”.

La Furlan con la Camusso sulla “ legge insopportabile”

La richiesta portata avanti dai sindacati al governo di cambiare il più presto possibile la legge sul pensionamento è “unitaria e di buon senso, dato che riteniamo necessario riconoscere che non tutti i lavoratori sono uguali”, ha sentenziato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, che inoltre ricorda come Cgil, Cisl e Uil hanno esposto la loro piattaforma per mutare la legge “che attualmente è in Europa la peggiore” e chiedono al governo “di esser convocati ad un tavolo per mettere mano ad una legge insopportabile, dal momento che, per agire, è proprio necessario riconoscere si tratti di una legge insopportabile”.

LaFurlan ha dunque concluso sottolineando che il Ministro della Salute Lorenzin “ha preso un impegno, e che tanti sono i ministri che l’han fatto. Speriamo che il governo prenda atto di ciò”.

Barbagallo chiede risposte, Scaccabarozzi per la flessibilità

La Uil, tramite Barbagallo, intima al governo di muoversi assolutamente in fretta, riferendosi alla legge Fornero sulle pensioni.

“Siamo ancora in attesa – afferma il segretario generale – di un segnale propositivo del governo su questo tema. Abbiamo chiesto una convocazione per cambiare la riforma Fornero la quale, secondo gli stessi rappresentanti dell’esecutivo, ha creato disagi sociali, ma non abbiamo ancora alcuna risposta. Il tempo di quest’attesa sta diventando infinito: se il Governo non batterà un colpo, saremo costretti a farlo noi”.

A tale appello si unisce quello del presidente di Farmindustria Scaccabarozzi che, intervenendo al convegno sul tema ‘Le donne per la farmaceutica per le donne’ parla con dure parole di una “legge nata male sin dal principio” e si augura “si lavori su questa stortura tutta italiana”.

“L’aspettativa della vita sta sì crescendo ed oggi si sta meglio, ma resta assurdo, in particolare in certe situazioni, pensare che a 70 anni le donne, ma anche gli uomini, siano in grado di lavorare. In tal modo - ha concluso Scaccabarozzi - si blocca terribilmente l’accesso dei giovani al mondo del lavoro”.