Brutte notizie per i lavoratori usuranti e precoci che ancora una volta si vedono deludere da un Governo che non riesce a mantenere le promesse. L'esecutivo, infatti, sembra muoversi su diversi fronti ma non appare molto deciso nel riaprire il delicato tema delle Pensioni. Tempo fa, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano aveva presentato un disegno di legge riguardante i pensionamenti flessibili che avrebbe dato la possibilità a migliaia di lavoratori di ritirarsi dall'attività lavorativa a partire dai 62 anni di età e 35 anni di contributi andando però incontro ad una penalizzazione massima dell'8%.
Quota 41 per i precoci
Nel ddl, inoltre, è inclusa la possibilità per i lavoratori precoci di lasciare anticipatamente il lavoro al raggiungimento della cosiddetta Quota 41, ovvero alla maturazione di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendente dall'età anagrafica e senza incorrere a nessun tipo di penalizzazione. Una misura che potrebbe essere utile per la categoria di lavoratori dal momento che hanno iniziato a versare i contributi in giovane età.
Il Governo dice no alla Quota 41
Lo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi, avrebbe lasciato intendere la volontà di concentrarsi su altri argomenti e che nessun intervento sulle pensioni è fissato sull'agenda del Governo. E non è mancato l'intervento del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che avrebbe ricordato le difficoltà dell'esecutivo nel reperire le risorse economiche.
"In questo momento sappiamo che la Legge Fornero è una legge che è stata fatta male. Allora il tema è che noi oggi, di fronte a questa situazione, dobbiamo far conto del fatto che i risparmi previsti con la Legge Fornero sono già dentro il bilancio italiano", ha detto. Secondo Giuliano Poletti, infatti, occorrerebbe agire con cautela, per evitare che vengano alterati i conti pubblici.
Ma allo stesso tempo, non tardano ad arrivare le mobilitazioni da parte dei sindacati e dei lavoratori precoci che, intanto, ritengono necessario il pensionamento con la Quota 41 anche perché l'intervento non prevede costi particolarmente rilevanti.