Irrompono i nuovi dati dell'Inps nel dibattito politico mentre si continua a discutere di riforma Pensioni nella speranza che, come più volte annunciato dal premier Matteo Renzi, sia il 2016 l'anno della flessibilità previdenziale per la quale sabato 2 aprile scenderanno in piazza Cgil, Cisl e Uil con il sostegno di alcune forze e aree politiche da Italia dei Valori alla minoranza del Partito democratico.
Previdenza, 64% dei pensionati con assegno inferiore a 750 euro
Scelta Civica rilancia intanto la proposta dell'aumento delle pensioni minime, caldeggiata in questi mesi da Silvio Berlusconi (Forza Italia) e da Beppe Grillo (Movimento 5 stelle) e ripescata recentemente dal premier.
"Stando ai dati diffusi stamani dall'Inps - afferma in una nota Angelo D'Agostino, deputato e vice presidente del gruppo di Scelta Civica a Montecitorio - il 64% delle pensioni ha un importo inferiore ai 750 euro al mese. E' necessario che il Governo - ha proseguito il parlamentare di maggioranza - consideri l'opportunità di reperire le risorse necessarie per assicurare ai nostri anziani - ha sottolineato - una pensione che arrivi almeno a 1000 euro. Specie se l'assegno - ha aggiunto D'Agostino proponendo l'aumento delle pensioni minime - costituisce l'unica fonte di reddito per il nucleo familiare". Lo afferma Angelo D'Agostino, deputato e vice presidente di Scelta Civica. Anche da Forza Italia arrivano nuovi appelli, alle luce delle statistiche diffuse dall'Inps guidata da Tito Boeri, per l'aumento delle pensioni minime.
Pensioni, da Forza Italia a Scelta Civica: aumentare gli assegni minimi
"Oggi l'Inps ci informa - afferma in una nota Domenico Scilipoti Isgrò - che il 64% dei pensionati percepisce un assegno inferiore ai 750 euro al mese. Il governo - ha aggiunto il senatore di Forza Italia - dovrebbe almeno provare ad aumentare l'assegno minimo per garantire una vita dignitosa - ha evidenziato il parlamentare azzurro - a chi adesso vive sotto la soglia di povertà".
Oltre alle forze politiche si fanno sentire anche organizzazioni sindacali e associazioni di categoria. "I dati Inps sul livello delle pensioni italiane - dichiara in un comunicato il presidente nazionale Confeuro - evidenziano in tutta franchezza la pochezza - ha sottolineato - delle istituzioni nostrane. E' inaccettabile che il 63% (18 milioni) di coloro che sono giunti al termine di una vita di sacrifici - ha detto Rocco Tiso - percepiscano meno di 750euro mensili".