Il dibattito sulla necessità di una riforma pensioni per il 2016si arricchisce di uno studio pubblicato sul quotidiano laRepubblica, attraverso il quale si racconta l'invecchiamento della popolazione attiva nella Pubblica Amministrazione e di come questo possa causare difficoltà nell'assolvere le proprie mansioni: i sostenitori di una riforma che accolga istanze di uscita anticipata ritengono che la flessibilità dovrebbe proprio favorire il turnover e ringiovanire gli apparati. Nel frattempo, giungono le parole di Morando, sottosegretario all'Economia, che, inserendo la questione della sostenibilità dei conti pubblici all'interno di un discorso più vasto che riguarda anche la minaccia del terrorismo, ritiene che, per il momento, non sia possibile agire e che bisogna attendere.
Alle parole di Morando, ha risposto immediatamente Cesare Damiano, il quale ha ribadito la sua linea e ha chiesto coerenza ad un governo che sta promettendo la riforma da tempo e che ancora non ha incardinato alcuna proposta concreta.
L'invecchiamento nella PA e le ultime novità riforma pensioni oggi 29 marzo
Un elemento molto importante per il dibattito sulla riforma Pensioni 2016 può essere l'inchiesta svolta dal quotidiano laRepubblica, dove si racconta come sta invecchiando la popolazione attiva all'interno della Pubblica Amministrazione: il titolo del reportage è 'Questo non è un lavoro per vecchi' e analizza i dati dell'età media all'interno di tre comparti fondamentali del pubblico impiego, la sanità, le forze dell'ordine e la scuola.
Nella Pubblica Amministrazione, nel suo insieme, l'età media è passata dal 2001 al 2014 da 43,50 anni a 49,22 anni; nello specifico, nella scuola si è passati nello stesso arco di tempo da 47,42 anni a 50,75 anni, nel Servizio Sanitario Nazionale dai 43,53 anni ai 49,71 anni, nelle forze dell'ordine dai 34,12 anni ai 43,51 anni.
La riforma pensioni Fornero, dunque, ha prodotto un'accelerazione nell'invecchiamento della popolazione lavoratrice, lasciando senza occupazione la parte più giovane del paese. La richiesta di un intervento che permetta la flessibilità in uscita, insomma, dovrebbe partire anche da questi dati.
Morando-Damiano e le news riforma pensioni 2016 oggi 29 marzo
In questi ultimi giorni, invece, il dibattito si è incentrato sulle dichiarazionidel sottosegretario Morando raccolte da affaritaliani.it, il quale, in un intervento che riguardava anche la situazione internazionale dopo gli attentati di Bruxelles, ha discusso i possibili scenari futuri in Europa: l'instabilità politica non può che produrre anche instabilità economica; sul tema della riforma pensioni 2016, le parole sono state particolarmente chiare, non ci sono elementi nuovi ed è possibile che, nei prossimi mesi, si giunga ad una proposta, ma nulla è ancora stato deciso. Alle parole del sottosegretario ha risposto immediatamente Cesare Damiano, il quale ha voluto ricordare al governo Renzi e al Partito Democratico l'impegno preso per la flessibilità in uscita e ancora una volta ha raccomandato un intervento nel più breve tempo possibile.
Difficile capire, in questo momento, quali siano le possibilità di manovra e un momento importante sarà sicuramente quello della manifestazione unitaria dei sindacati confederali del 2 aprile: in quel momento, si capirà qual è la forza vera del movimento di protesta e quale le possibilità di pressione sul governo Renzi da parte di sindacati e parti sociali. Per aggiornamenti su polemiche e confronti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.