'Gold Bunny aiuta le scuole'. Con questo slogan, il famoso produttore di cioccolato Lindt incoraggia ad acquistare un 'coniglietto' e a far uso di un codice speciale contenuto nella confezione. A che pro? Semplice. Come viene riportato dal 'Corriere della Sera', la famiglie italiane potranno cercare la loro Scuola nell'elenco e farla avanzare nello speciale concorso a premi che darà la possibilità di vincere fino a diecimila euro.
Ultime news scuola, mercoledì 16 marzo 2016: 'Compra coniglietto Lindt per aiutare la tua scuola'
Come c'era da aspettarsi, nelle caselle email di moltissimi genitori stanno arrivando messaggi di 'invito' a votare la scuola e naturalmente ad acquistare quanti più coniglietti possibile: sono soprattutto i presidi ma anche diversi insegnanti a 'sponsorizzare' l'iniziativa pubblicitaria della Lindt, al fine di poter vincere il concorso.
I premi saranno dieci, da mille fino a diecimila euro. Insomma, il motto sembra essere questo: 'Più coniglietti compri, più aiuterai la tua scuola'. C'è, però, da riflettere su chi, alla fine, trarrà realmente vantaggio da tale iniziativa: saranno davvero le scuole a beneficiarne?
M5S interroga ministro Giannini: 'Lei è a conoscenza di tutto questo?'
Il fatto è che la scuola pubblica italiana sta diventando sempre più oggetto delle 'attenzioni' dell'imprenditoria privata: non possiamo dimenticare le iniziative di raccolta punti dell'Esselunga, della Conad e della Coop, o l'ancora più recente promozione di McDonald's. Da qui nasce la preoccupazione del Movimento Cinque Stelle che ha preparato un'interrogazione parlamentare per chiedere al ministro Giannini se sia a conoscenza di tali iniziative o, comunque, intenda prendere dei provvedimenti al riguardo.
Secondo i 'grillini', si sta facendo leva sul fatto che i fondi di finanziamento delle scuole siano in deficit da anni ed anni, per trarne vantaggi economici. 'In questo modo si stanno crescendo consumatori, non cittadini - ha osservato l'onorevole Silvia Chimienti - Con tutto ciò, non siamo contrari ai finanziamenti dei privati a patto che non ci sia per gli stessi un ritorno economico. Il fatto è che la Buona Scuola stia incentivando il ricorso a queste pratiche di marketing e alle sponsorizzazioni'.