Il concorso docenti 2016 ed ogni argomento ad esso correlato fa discutere. L'ultimo importante tema è quello delle assunzioni a tempo indeterminato dei docenti o di chi da anni lavora attivamente all'interno degli istituti scolastici. Eseguire una prima stima è possibile, ma il nostro giornale non èancora in grado di forniredati definitivi. Dalle prime valutazioni è concepibile che circa un terzo deicandidati che parteciperanno alle prove concorsuali verranno assunti - stando anche alle affermazioni del ministro Giannini. Per i restanti due terzi questa possibilità rimarrà un'utopia.

Vediamo, nel dettaglio, queste prime considerazioni che ci vengono anticipate dal noto sito Orizzonte Scuolae in cosa si traducono a livello numerico.

Concorso scuola 2016: quanti assunti?

Con il concorso docenti 2016 una buona parte dei partecipanti smetterà di vivere l'incubo del precariato e potrà finalmente avere accesso a un contratto a tempo indeterminato. Questo non avverrà all'istante. Prima di potere accedere a pieno diritto al posto fisso, i docenti che hanno vinto il concorso dovranno sottoscrivere un contratto di formazione edun tirocinio che dimostreràe formerà le loro capacità. Questo si traduce in tre anni di formazione continua e costante. Secondo le prime stime, già anticipate mesi fa dal ministro Giannini, circa un terzo dei candidati che parteciperanno al concorso scuola 2016vinceranno le prove concorsuali e potranno avere accesso al posto fisso.

Per i restanti due terzi, la situazione sarà più difficile. Non solo il mancato superamento delle prove concorsuali sarà il motivo che non li porterà a uscire dal precariato, ma anche l'essere collocati oltre il 10% di idonei costituirà ragione di mancata assunzione. Le supplenze sono una delle tematiche che ruotano intorno al concorso docenti 2016: le due motivazioni illustrate sopra fanno si che i partecipanti al concorso restino all'interno di una situazione di precariato con possibilità di continuare a esercitare tramite supplenze.

Secondo il sito Orizzonte Scuola, il Miur non è ancora in possesso di dati certi per potere effettuare una prima stima. Se la votazione conseguita dai candidati al concorso scuola dovesse essere negativa, questa non precluderà la permanenza dei docenti che l'hanno conseguita all'interno delle Graduatorie di Istituto. I docenti che non sono riusciti a superare le prove concorsuali potranno comunque continuare a svolgere supplenze sulla linea della loro posizione all'interno delle GI (Graduatorie di Istituto).

La situazione appena illustrata va però a scontrarsi contro la legge 107/2015;essa non consente la stipula di contratti a tempo determinato per un periodosuperiore ai 36 mesi. Quest'ultima precauzione è stata adottata per non incorrere nell'abuso di precariatogià costato al Miur numerose sentenze e rimborsi. La soluzione che, secondo Orizzonte Scuola, viene proposta dal PD, il quale suggerisce al Governo l'ipotesi di indire concorsi che permettano di avere un certo numero di posti riservati ai docenti già abilitati ed ai non abilitati con 36 mesi di servizio all'attivo. Infine, il PD, per i non abilitati con 36 mesi di servizio vorrebbe ottenere l'esonero dei tre anni di percorso formativo post concorso. Questa forma di formazione professionale verrà introdotta con il futuro sistema che la Buona Scuola vuole adottare.