Si torna a parlare del concorso docenti 2016 dopo che il Miur ha espresso il proprio parere in merito alle problematiche connesse con la procedura scelta per la selezione degli insegnanti. Il Ministero ha difeso il proprio operato così come le modalità scelte per la verifica dei requisiti ed il reclutamento, spiegando che per quanto concerne il prerequisito dell'abilitazione e la riserva relativa ai 3 anni di servizio si è agito in linea con quanto prevede sia la Costituzione che la legislazione comunitaria.
In riferimento alla prima, i tecnici hanno ribadito l'articolo numero 97, con il quale si obbliga l'accesso alle posizioni del pubblico impiego con il perfezionamento attraverso l'apertura di un concorso pubblico. Per quanto concerne invece i ricorsi presentati di recente, il Miur ha deciso di proseguire sulle linee guida già espresse in precedenza, confermando la propria volontà di considerare valide le disposizioni contenute all'interno della legge numero 107 del 2015.
Concorso docenti: per il Miur i ricorsi sarebbero infondati
Stante la situazione, è chiaro che al momento si attende di capire cosa succederà dopo che prenderà forma la sentenza sui ricorsi presentati presso il Tar. La questione resta comunque spinosa, fermo restando che il primo responso dal tribunale laziale lo si avrà solo a partire dal prossimo 21 aprile 2016.
Diffile quindi fare previsioni o cercare di anticipare come si evolverà la situazione, visto che i ricorrenti e le associazioni sindacali di rappresentanza promettono battaglia, mentre il Ministero sembra deciso a proseguire sulla propria strada. Tanto che dall'amministrazione fanno sapere di essere intenzionati a dare seguito al concorso affinché possa svilupparsi e concludersi così come previsto all'interno della legge 107/2015, confermando la selezione solo tra gli insegnanti in possesso dei titoli e dell'abilitazione.
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