Dopo avervi indicato gli aggiornamenti live sul concorso docenti 2016, continuano i nostri approfondimenti sul mondo della Scuola. Dal 9 al 30 maggio si potrà presentare, tramite il servizio preposto dal Miur, la domanda di mobilità per la fase B, C e D. La fase A è quindi stata archiviata e ora verranno avviate le successive. Visto che ci sono ancora dei dubbi a riguardo, vediamo nel dettaglio le tre fasi spiegate dal docente di matematica e fisica Lucio Ficara.
Mobilità fase B
Lucio Ficara ha pubblicato per 'Tecnica della scuola' un video in cui ha chiarito la 'seconda parte' della mobilità straordinaria prevista dalla Buona Scuola di Renzi.
Per la fase B potranno partecipare i docenti entrati in ruolo entro il 2014 che vorranno cambiare provincia di titolarità e anche coloro che hanno già presentato domanda di mobilità durante la fase A per la propria provincia. Gli interessati potranno scegliere fino a 100 ambiti e fino a 100 province per ottenere il trasferimento interprovinciale. Solo sul primo ambito potranno esprimere delle scuole e ottenere la titolarità della scuola nel caso in cui venga soddisfatta la domanda. Ovviamente, nel caso in cui venga soddisfatta la domanda di mobilità nella fase B decadrà la domanda eventualmente fatta in fase A. Nel caso in cui il primo ambito non venga soddisfatto per i successivi, la titolarità sarà per ambiti.
La fase B contempla anche un'altra soluzione: fare mobilità professionale (cioè i passaggi di cattedra e di ruolo con le stesse regole dei trasferimenti). Qui la disponibilità sarà del 25% dei posti disponibili della fase A. Nella fase B parteciperanno anche i docenti neo assunti nel 2015/16 da concorso. Quest'ultimi potranno muoversi solo all'interno della provincia: potranno esprimere un numero di ambiti pari a quelli della provincia.
Non potranno fare domanda interprovinciale, ma dovranno attendere eventualmente la fase D.
Mobilità 2016: fase C e D
Alla fase C della mobilità potranno partecipare tutti i neo assunti in ruolo delle GaE. Costoro assumeranno una titolarità esclusivamente su ambito, esprimendo 100 preferenze di ambito e provincia. Preferibilmente i docenti dovranno esprimere tutti i 100 ambiti e le 100 province, perché in caso contrario sarà un sistema automatico a completare le preferenze su ambito nazionale.
Ai docenti che non presenteranno domanda sarà dato un ambito d'ufficio, partendo con le tabelle di vicinanza dalla sede di attuale titolarità provvisoria.
Alla fase D della mobilità potranno partecipare i neo assunti in ruolo da fase 0 e fase A che hanno già presentato nella fase A domanda e avrebbero diritto ad una titolarità in una scuola. Se dovessero cambiare provincia in fase D, non avrebbero più questo 'privilegio', ma avranno titolarità in uno degli ambiti prescelti. Anche i docenti neo immessi in ruolo in fase B e C, assunti con un concorso ordinario, potranno partecipare a questa fase. Quest'ultimipotranno faredomanda durante la fase B, ma se vorranno cambiare provincia potranno esprimerela preferenzadurante la fase D, che prevale e annulla la precedente.
Quest'ultima fase, ovviamente, avrà un numero marginale di disponibilità.
Ringraziamo Lucio Ficara per la sua chiara spiegazione. Per rimanere aggiornati su scuola e sul calendario scolastico 2016/17, seguiteci, cliccando in alto sul tasto 'Segui'.