Ci sono le buone intenzioni, diverse ipotesi allo studio, continue promesse e rassicurazioni da parte dell'esecutivo ma ad oggi non c'è nessuna certezza sulla riforma Pensioni 2016 che dovrebbe introdurre nuovi criteri di flessibilità per l'uscita anticipata dal lavoro e l'accesso a nuove formule di prepensionamento meno penalizzanti di quelle previste attualmente dalla legge Fornero. Ogni eventuale soluzione dovrà necessariamente fare i conti con le casse dello Stato, anche se sul fronte delle coperture finanziaria hanno fatto sapere dal Mef che nuove forme di flessibilità sono sostenibili ma saranno in ogni caso inevitabili alcune penalità sugli assegni previdenziali.

Pensioni: flessibilità dopo il part time, parla il ministro Poletti

A parlare oggi sulla riforma pensioni è il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. "Si deve individuare un equilibrio delicato - ha spiegato Giuliano Poletti parlando della flessibilità previdenziale - tra vincoli europei e vincoli nazionali". Sulla pensione anticipata per tutti l'esponente del Governo Renzi ci va con prudenza vista la complessità della questione e la necessità di far quadrare i conti. Ma "il tema - ha ribadito in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica - è sicuramente all'ordine del giorno. Ma la sua complessità - ha spiegato Poletti - è confermata dal fatto che finora non si è riusciti a farlo.

Continuo a pensare - ha aggiunto il ministro del Lavoro - che ci siano meccanismi possibili per gestirlo". Sarà la prossima manovra finanziaria in discussione ad autunno la sede nella quale il governo interverrà sulla previdenza? "Nella prossima legge di Stabilità - ha spiegato l'esponente dell'esecutivo a La Repubblica - potrebbe esserci possibilità al 51%" che venga realizzata la riforma pensioni.

Intanto, entrano in vigore le novità del prepensionamento con la formula del part time per effetto del decreto Poletti. "Il part time agevolato - ha spiegato il ministro del Lavoro - rappresenta il primo tentativo di dare una risposta ad un nuovo fenomeno sociale: quello dell'invecchiamento attivo".

Previdenza e lavoro, Favero (Pd), su donne fare sforzo in più

"Anche l'applicazione del part-time in uscita - ha commentato la senatrice del Pd Nicoletta Favero, segretaria della Commissione Lavoro di Palazzo Madama - evidenzia la peculiarità della situazione femminile, per la quale è necessario - secondo la parlamentare dem - fare uno sforzo in più, anche di natura culturale. Per risolvere la discriminazione di genere - ha detto la Favero - è necessario intervenire per prima cosa sulla parita' salariale e poi sui servizi alla famiglia, perché le donne in questo Paese - ha evidenziato - sono ancora il pilastro del welfare integrativo".