Il pronunciamento che molti docenti aspettavano è arrivato: finalmente il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso degli esclusi dal Concorso Scuola 2016 ammettendone la partecipazione. Il parere che obbligherà ora il Tar ad un nuovo dietrofront consentirà l’accesso al concorso anche ai laureati sprovvisti di abilitazione. Inoltre, anche i docenti con diploma magistrale ad indirizzo linguistico potranno partecipare e sostenere la prova scritta prevista per il concorso di Scuola elementare che si terrà il prossimo 31 maggio. Per la prova già svolta invece toccherà al Miur farsi carico di dare la possibilità ai ricorrenti di recuperarla senza intaccare le procedure concorsuali: un bel nodo che rischia di far saltare tutto, a cominciare dal calendario.

Ammessi i laureati non abilitati e i diplomati magistrali a indirizzo linguistico

Dopo l’originario parere negativo espresso da parte del Tar del Lazio le speranze di alcuni cominciavano a vacillare, mentre negli uffici di viale Trastevere qualcuno iniziava a tirare un sospiro di sollievo. Poi la doccia fredda arrivata proprio all’indomani delle prime prove che getta ora un’inquietante ombra su tutto il concorso. L’inizio delle prove era stato infatti salutato dal Miur con soddisfazione, “senza intoppi” avevano detto al Ministero (malgrado le irregolarità e l’intervento dei Carabinieri in alcune sedi), invitando la stampa ad abbassare i toni sul presunto “caos” rimbalzato sui social. Dopo un’iniziale distensione invece ora toccherà fare i conti con una bella gatta da pelare: far partecipare gli ammessi con riserva senza compromettere il regolare svolgimento del concorso.

Se da una parte è vero che i funzionari degli USR hanno predisposto nelle scorse settimane delle aule apposite per questa eventualità, è pur vero che già all’avvio del concorso c’è chi ha denunciato la mancanza delle griglie di valutazione e soprattutto dei commissari, sostituiti in alcuni casi da bidelli.

Ora si attende l’inserimento nelle graduatorie

E a guardare i numeri non si vorrebbe proprio essere i panni dei funzionari del MIUR: la pronuncia di oggi apre la strada a circa 20mila ricorrenti il cui inserimento rischia di far saltare completamente il calendario delle prove. Bisognerà poi trovare un computer per tutti, un’altra bella prova per gli organizzatori, se si considera che già da lunedì si proseguirà con le altre prove.

L’Anief intanto comunica che i laureati hanno quindi ora diritto alla partecipazione di tutte le prove “ma a vedersi riconosciuto l’inserimento nelle finali graduatorie di merito soltanto dopo il definitivo pronunciamento, se favorevole, del giudice amministrativo”, i diplomanti magistrali ante 2001 invece sono stati già ammessi nelle GAE. “Finalmente ora deve essere dato spazio al merito” ha commentato il Presidente Anief Marcello Pacifico, annunciando ulteriori iniziative legali per consentire a tutti i ricorrenti di partecipare alle prove.