Mentre il Governo continua lo studio di una probabile introduzione del ricalcolo contributivo, i sindacati continuano ad avanzare le loro richieste, per quanto riguarda una maggiore flessibilità in uscita, oltre alla separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale. Secondo le forze sociali, non dovrebbero essere toccate le Pensioni di reversibilità, ovvero quelle prestazioni erogate a favore dei superstiti in caso del decesso del coniuge.

I sindacati annunciano una nuova mobilitazione

E' questo il motivo che spinge la Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp ad annunciare una nuova mobilitazione prevista per il 19 maggio.

Non è bastata, quindi, la protesta che ha avuto luogo il 2 aprile dove hanno partecipato migliaia di lavoratori per protestare contro le norme rigide contenute nella Legge Fornero varata nel 2011. Secondo le parti sociali, numerosi argomenti dovrebbero essere rivisti: dai lavoratori precoci, agli esodati e alle lavoratrici; categorie rimaste maggiormente penalizzate dalle norme rigide introdotte dalla Riforma Fornero.

Gli esodati chiedono l'ottava salvaguardia

Da risolvere, anche il famigerato tema degli esodati che, nonostante le sette misure di salvaguardia approvate attendono di essere tutelati. Si tratta di circa 24 mila lavoratori sprovvisti di tutela previdenziale. La Rete del Comitato Esodati, infatti, invita a tutti i coinvolti di partecipare alla mobilitazione che si terrà giorno 22 aprile a Roma dinanzi alla sede del Ministero di Economia e Finanza.

Lo scopo, è quello di richiedere l'ottava misura di salvaguardia utilizzando le risorse economiche stanziate nell'apposito Fondo Esodati, che potrebbe porre dare una risposta definitiva al problema.

Intanto, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, continua a sostenere l'idea del bonus degli 80 euro ipotizzato dal Premier Matteo Renzi, da introdurre a favore dei pensionati che percepiscono i trattamenti minimi.

Un'idea che, nonostante la contrarietà del viceministro dell'Economia, potrebbe essere ripresa in occasione della prossima legge di stabilità. "Naturalmente questo è un tema che va affrontato all'interno della legge di stabilità perché abbiamo una ovvia esigenza di compatibilità rispetto all'utilizzo delle risorse", ha detto Poletti.