Riforma Pensioni e sblocco dei contratti dei dipendenti della Pubblica amministrazione. I sindacati non mollano la presa e anzi rilanciano le iniziative per le modifiche alla legge previdenziale approvata nel 2011 e che continua ad avere pesanti ricadute sul piano sociale, con la questione esodati ancora non definitivamente risolta e con diverse categorie di lavoratori che reclamano metodi di uscita più flessibili per concludere l'attività lavorativa e accedere a nuove forme non troppo penalizzanti di pensione anticipata.
Dalla riforma pensioni ai contratti della Pubblica amministrazione
"Dobbiamo continuare la mobilitazione - ha detto oggi Susanna Camusso parlando della riforma pensioni . perché si cambi la legge Fornero. Perché il lavoro - ha aggiunto il segretario generale della Cgil - sono le persone che lavorano e bisogna rispettarle". Il segretario del sindacato rosso è tornato a dire la sua sulla questione pensionistica chiudendo oggi l'assemblea unitaria dei lavoratori edili di Cgil, Cisl e Uil che si è svolta al teatro Ambra Jovinelli di Roma e alla quale hanno partecipato anche Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo che oltre a parlare della riforma pensioni hanno parlato di lavoro e Pubblica amministrazione.
"Il governo non ha più alibi - hanno detto all'unisono i tre leader di Cgil, Cisl e Uil - per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici".
Proposte delle organizzazioni sindacali sulla questione previdenziale
Le organizzazioni sindacali ribadiscono dunque dopo la prima manifestazione unitaria del 2 aprile scorso in tutte le regioni italiane che se non ci saranno segnali di un'inversione di tendenza da parte del Governo Renzi la mobilitazione continuerà ad oltranza.
"Non ci fermeremo fino a quando - ha detto il leader della Uil Carmelo Barbagallo - non si siederanno a un tavolo a trattare con noi". Il dirigente sindacale, durante il suo intervento di oggi all'Ambra Jovinelli, ha ribadito all'esecutivo di "aprire rapidamente un tavolo - ha sottolineato Barbagallo - per la flessibilità in uscita".
"Siamo i maggiori azionisti del sistema fiscale - ha ricordato invece il segretario generale della Cisl - così come siamo i maggiori azionisti dell'Inps". Anche Annamaria Furlan insiste sulla necessità di modificare la riforma pensioni del 2011. "La legge Fornero - ha ribadito oggi il leader della Cisl - la peggiore legge previdenziale d'Europa".