E' partito il monitoraggio del Miur sui criteri riguardanti l'assegnazione del bonus merito ai docenti (monitoraggio che verrà effettuato dal 26 aprile al 6 maggio) ma i contenziosi sono in agguato: ne parla un articolo pubblicato dal quotidiano 'Italia Oggi' che spiega come mai i comitati di valutazione, in particolar modo quelli costituiti nelle scuole secondarie di secondo grado, non avranno vita facile, anzi.
Ultime news scuola, mercoledì 27 aprile 2016: bonus merito docenti e i possibili contenziosi
Tutta 'colpa', ancora una volta, della legge 107 che ha voluto che ci fosse anche la presenza di uno studente all'interno dell'organo collegiale.
Che dire, però, se l'allievo dovesse risultare minorenne? Le deliberazioni del comitato di valutazione potrebbero risultare nulle. Questo perchè qualunque atto giuridico, per essere valido, deve essere formato da soggetti aventi tutti capacità giuridica: visto che l'articolo 2 del Codice Civile specifica che, per conseguire la capacità giuridica, occorre oltrepassare la soglia della maggiore età, ne consegue che se il comitato di valutazione comprende un membro minorenne, gli atti da esso deliberati sono a rischio nullità.
Tale presupposto, invece, non trova attuazione negli altri gradi scolastici (media inferiore, primaria e tanto meno l'infanzia...) visto che la legge 107 non ha previsto per queste tipologie di scuole, la presenza di uno studente.
Bonus merito docenti, discriminazione tra docenti di ruolo e precari?
Si pone, poi, un'altra questione in merito ai docenti 'meritevoli' e destinatari del bonus. C'è da sottolineare, infatti, quanto espresso nella circolare N. 1804 del 19 aprile scorso, dove il Miur ribadisce come il premio non possa essere attribuito ad uninsegnante non di ruolo.
Questa decisione potrebbe innescare un'altra serie di ricorsi, generata dal fatto che, in base a diverse sentenze (come quella N. 303/2012 della Corte d'Appello de L'Aquila) viene punito il trattamento al ribasso nei confronti del personale precario.
Nonostante la pronuncia della Corte di Cassazione in merito al particolare sistema di reclutamento nella Scuola che darebbe adito a tale diversità di trattamento, è logico prevedere che, in sede di attribuzione del bonus merito, possa scatenarsi un'autentica guerra di contenziosi per la rivendicazione dell'ugual trattamento retributivo tra docenti di ruolo e precari.