Grande successo per il primo weekend di raccolta firme per il referendum contro la Buona Scuola. Sabato 9 e domenica 10 aprile, infatti, sono stati allestiti, in molte piazze italiane, i banchetti per la sottoscrizione ai quattro quesiti referendari che mirano ad abrogare altrettanti punti critici contenuti nella riforma scolastica voluta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.

Ultime news scuola, lunedì 11 aprile 2016: a Bari firma anche Michele Emiliano

I primi dati parlano di un'ottima affluenza di cittadini, in particolar modo nelle città di Roma e di Bari. Orizzonte Scuola ha riportato il comunicato diffuso dal Comitato Referendario della Terra di Bari che ha parlato di 'massima soddisfazione' per come sono andate le cose in questa prima 'due giorni' dedicata alla raccolta firme per il referendum: solo nel capoluogo pugliese, in sole 24 ore, sono state raccolte più di 800 firme, tra le quali anche quella del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che già in passato aveva criticato duramente la riforma Buona Scuola messa in atto dal 'suo' Partito Democratico.

Referendum: a Genova, insegnanti in coda per firmare contro la Buona Scuola

Anche a Genova, comunque, come segnalato dal quotidiano 'Il Secolo XIX', l'affluenza è stata particolarmente considerevole, con code ordinate e pazienti, composte soprattutto da insegnanti.A Civitavecchia, come testimoniato da Stefano D'Errico, segretario nazionale Unicobas, alle ore 20 si era arrivati a 465 firme

Ricordiamo che il referendum contro la legge 107 viene promosso da diverse associazioni e sigle sindacali tra le quali, solo per citarne alcune, troviamo Usb, Unicobas, Cobas, Gilda, Flc-Cgil, Sgb, Cub, Lip, Coordinamento nazionale scuola della Costituzione, Mida, Adida, Adam, Retescuole e Illumin’Italia. I temi del referendum riguardano l'alternanza scuola-lavoro (ovvero l'obbligo imposto agli studenti di almeno 200-400 ore di tirocinio), la chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici; l'attribuzione del bonus del merito e il comitato di valutazione docenti e i finanziamenti, da parte di aziende private, a beneficio delle scuole paritarie o di singole scuole pubbliche.