A che punto siamo con i quattro quesiti referendari? Dopo le prime due settimane di raccolta firme, c'è ottimismo da parte del Comitato promotore, anche se la strada appare ugualmente in salita come sottolineato dal quotidiano economico 'Italia Oggi' all'interno del numero in edicola martedì 26 aprile. Ciò che potrebbe essere preoccupante è l'accoglienza tiepida, da parte di Uil e Cisl in merito all'azione referendaria.

Ultime news scuola, martedì 26 aprile 2016: le posizioni di Uil e Cisl sul referendum

Il segretario Uil, Pino Turi, ha sottoscritto due dei quattro quesiti (quello sul bonus premiale per i docenti e quello sulla chiamata diretta) definendo una 'scelta sofferta, un'extrema ratio' la strada che porta al referendum.

Turi si augura che sia il governo ad intervenire prima del referendum, facendo modificare dal Parlamento quelle che sono le norme contestate della riforma Buona Scuola.

Lena Gissi, segretario Cisl Scuola, ha spiegato la perplessità della sua organizzazione sindacale di fronte all'iniziativa referendaria che non solo non rappresenterebbe un efficace strumento ma potrebbe rivelarsi addirittura controproducente e rischiosa. La Gissi ritiene che sia molto più importante aprire un confronto con il governo, visto che, già in occasione della trattativa riguardante il nuovo contratto mobilità, il Miur ha dimostrato di volersi riavvicinare alle proposte sindacali. 'In ogni caso - ha precisato il segretario Cisl - tutti coloro che hanno firmato e firmeranno per il referendum sono liberi di farlo, questo sia chiaro'.

Personale scolastico favorevole al referendum ma non mancano i disfattisti

La maggioranza del personale scolastico la pensa diversamente, confidando che la raccolta firme relativa al referendum possa dare i frutti sperati, anche se non mancano i detrattori, siano essi astensionisti o addirittura disfattisti che si stanno mostrando contrari all'azione promossa contro la Buona Scuola.

Ricordiamo che, all'interno del Comitato promotore, troviamo la Flc-Cgil con alcune sue articolazioni interne che hanno dato il loro assenso all'iniziativa unitamente a Gilda, Cobas, Unicobas, Uds ed Sgb e ad altre numerose associazioni aderenti.