Il Ministero dei Beni Culturali ha pubblicato i bandi di concorso per 500 funzionari da assumere a tempo indeterminato. Dario Franceschini ha dichiarato che questa opportunità lavorativa è anche un segno del cambiamento del Governo, perché ci saranno più risorse umane ed economiche per la cultura, pari al 36%, dopo che per ben nove anni il MiBACT non aveva ingaggiato professionisti, senza contare i tagli per far quadrare i bilanci. In totale saranno nove i profili concorsuali, che verranno inquadrati nell’area III del personale non dirigenziale, nella posizione economica F1.

Ad essere arruolati saranno antropologi (cinque) ed archeologi (novanta), ma anche storici dell’arte (quaranta), restauratori (ottanta), archivisti (novantacinque) e bibliotecari (venticinque); ci sarà anche l’assunzione di architetti (centotrenta), demoetnoantropologi (cinque) e funzionari addetti alla promozione ed alla comunicazione (trenta). Per tutte queste figure professionali, l’invio della domanda di partecipazione al concorso pubblico potrà essere effettuato a partire dalle ore 23.59 del 31 maggio, entro e non oltre il 30 giugno. La propria candidatura dovrà pervenire esclusivamente tramite internet (http://ripam.formez.it), utilizzando l’apposito modulo presente nel sistema step-one del Progetto RIPAM.

A seguire vi riporteremo le informazioni sull’iter concorsuale, nonché sui requisiti da possedere per potervi partecipare.

Concorso MiBACT per l’assunzione di 500 funzionari dei Beni Culturali

Le prerogative per accedere al concorso sono le stesse per tutte le posizioni lavorative, fatta eccezione per la tipologia del titolo di studio, che ovviamente dovrà essere differente per ciascuno.

Verrà richiesta una laurea specialistica o magistrale nella disciplina richiesta per ogni profilo professionale; inoltre, si richiederà il conseguimento di titoli di specializzazione, master o dottorati di ricerca. Così come per altri concorsi pubblici, anche per questo sarà necessario essere in possesso di un’età che non sia inferiore a 18 anni ed una cittadinanza italiana; potranno prendervi parte anche coloro che provengono da un Paese dell’Unione Europea o extra comunitario, purché si rientri in quanto previsto dall’art.

n° 38 del DdL n° 165 del 2001.

Sarà obbligatorio essere in pieno godimento dei diritti politici e non avere precedenti penali; infine, come in qualsiasi tipo di lavoro, servirà l’idoneità fisica. Una volta che sarà terminata la fase di acquisizione delle domande, ci sarà una prova preselettiva, che scremerà il numero dei partecipanti allo scritto, che verterà su due prove, una di tipo teorico e l’altra di tipo pratico. Seguirà la valutazione dei titoli ed il colloquio orale. Per maggiori dettagli potete consultare il portale www.beniculturali.it/500perlacultura. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altre notizie sulle offerte di lavoro in Italia.