Come docenti avevamo già avvisato i nostri studenti che maggio sarebbe stato il mese decisivo per concludere le interrogazioni e portare tutte le materie alla sufficienza. Si era infatti pensato, come ogni anno, di avere tanto tempo per effettuare il recupero del primo quadrimestre- che in molte scuole è ancora in corso, sopratutto negli Istituti professionali di secondo grado - e invece ora, 25 maggio, ci si ritrova con il fiato sul collo. Sì, perché il Miur, tramite la diffusione di alcune circolari - non per tutti gli Istituti di ordine e grado - ha ufficializzato la chiusura anticipata nella scuole.

I dirigenti scolastici potranno agire in autonomia, ma è definitiva la fine della Scuola 10 giorni prima delle previste vacanze estive.

Scuole chiuse 10 giorni prima

Non per tutte le scuole, come anticipato, ma solo per le istituzioni scolastiche sede delle elezioni amministrative 2016. Gli studenti andranno a scuola fino a mercoledì 1 giugno, per chiudere nella giornata del 2 giugno, Festa della Repubblica, fino alla giornata di martedì 7 giugno compreso. Non più dunque fino al 10 giugno, ma le scuole resteranno chiuse dal 2 al 7 giugno. Nella giornata di mercoledì 8 giugno si tornerà a scuola, ma esclusivamente per un saluto. Non c'è più tempo per le lezioni, ma nemmeno per recuperare le materie insufficienti.

Lo ha chiarito il Miur con la diffusione di una circolare in materia di chiusura anticipata delle scuole sede delle elezioni amministrative e comunali. I dirigenti scolastici potranno agire in autonomia con la diffusione di comunicazione ad hoc per la propria scuola, fermo restando il fermo per il periodo 2-7 giugno, tempo necessario per l'organizzazione dei seggi e le procedure di pulizia e disinfestazione dei locali adibiti ad accogliere i votanti.

Docenti preoccupati per le carenze e le discipline ancora da recuperare, o meglio, per il raggiungimento di almeno un voto per l'ultima parte del programma svolta nel mese di maggio. Difficile dire che si andrà agli scrutini con 'il registro pieno' di valutazioni. E se in un primo momento 'si è avuto paura' che gli studenti 'ci rincorressero fino al 10 giugno' per avere la sufficienza, diremo che, al momento, potremo avere noi docenti qualche problema nel riuscire a concludere tutte le valutazioni in così poco tempo e con poco preavviso.

Di oggi anche l'approvazione alla Camera del decreto scuola, con le disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico, si attende dunque di conoscere la reale applicazione che potrebbe comportare anche qualche modifiche al periodo delle lezioni, come il tanto chiacchierato 'scuole in estate' o fino al 30 giugno. Se desiderate continuare a seguirci, cliccate su 'Segui' in alto alla vostra sinistra.