E' iniziata oggi (24 maggio) intorno alle 10 nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la prima riunione tra governo e sindacati per un confronto sulle diverse proposte di legge relative alla riforma Pensioni che dovrebbe vedere la luce nella legge di Stabilità 2017. Al tavolo con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Nannicini i leader della Cgil (Susanna Camusso), della Cisl (Anna Maria Furlan), della Uil (Carmelo Barbagallo) e i rappresentanti di altre organizzazioni sindacali come l'Ugl guidata da Paolo Capone.

Al ministero del Lavoro il confronto sulla riforma pensioni 2016

"Discuteremo - ha spiegato ai cronisti il leader della Cgil prima dell'inizio dell'incontro col governo - della nostra piattaforma". La proposta unitaria dei sindacati prevede la flessibilizzazione dell'uscita dal lavoro e l'introduzione di nuove forme di pensione anticipata che siano anche in grado di dare risposte ai giovani sul fronte del lavoro. Il governo sembra prevedere un'uscita anticipata a 63 anni mentre i sindacati insistono per 62 anni per tutti, come il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. Inoltre vengono sollecitate misure specifiche come quella per la proroga fino al 2018 dell'opzione donna e per la soluzione quota 41 riservata ai lavoratori precoci.

Il governo punta a trovare una soluzione condivisa con i sindacati

"Mi auguro - ha affermato il leader della Cisl parlando con i cronisti prima della riunione con Poletti e Nannicini - che oggi si inizi un buon confronto". Dello stesso avviso il leader della Uil. "Speriamo - ha detto oggi - di partire con il piede giusto". A dire la sua prima dell'apertura del tavolo di confronto anche il ministro del Lavoro.

"Sarà un confronto - ha spiegato Giuliano Poletti (Pd) secondo quanto riporta l'Agi - sostanziale ed effettivo. Il governo - ha spiegato il ministro del Lavoro aprendo la discussione con i sindacati - intende esaminare le proposte in campo senza pregiudiziali". Riusciranno l'esecutivo e le parti sociali a trovare una sintesi tra le proposte in campo formulando una proposta unitaria e ampiamente condivisa sulla riforma pensioni 2016?