Oggi 24 maggio è la giornata in cui si aprirà il tavolo di trattative tra sindacati e governo per quanto riguarda la riforma pensioni 2016/2017: le ultime novità, però, non lasciano ben sperare, anche perché, proprio nella giornata di ieri, è arrivato un ammonimento piuttosto importante da parte del FMI che ha 'chiesto' all'Italia di non toccare la legge Fornero, perché permette la tenuta dei conti e il rispetto dei vincoli di bilancio. Il governo Renzi, allora, sembra avere le mani legate e la proposta dell'APE, come sottolineato dall'ultimo intervento sul quotidiano il Giornale, rischia di divenire semplicemente una misura sul debito: in parole semplici, i pensionandi che accetterebbero l'APE si indebiterebbero con un istituto di credito e dovrebbero poi restituire (con gli interessi) quanto percepito anticipatamente.

Si tratta, insomma, di una misura per salvare 'capre e cavoli', cioè per accontentare il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e, contemporaneamente, permettere una flessibilità in uscita con i costi, però, 'caricati' sul singolo pensionando.

L'FMI ammonisce l'Italia: ultime novità riforma pensioni oggi 24 maggio

È arrivata la visita del Fondo Monetario Internazionale che ha stilato una sorta di pagella per quanto riguarda l'operato del governo Renzi nelle politiche economiche: se il commento è stato positivo (le riforme sono state fatte e anche in numero 'impressionante'), l'FMI sottolinea come il tasso di crescita previsto sia da rivedersi leggermente in rialzo, anche se la volatilità dei mercati finanziari, la lunga coda della crisi, il problema dei flussi migratori e l'incubo della Brexit potrebbero creare nuovi problemi e non far dormire sonni tranquilli.

Il Fondo è intervenuto anche sulla questione della riforma Pensioni 2016/2017: il messaggio è stato abbastanza chiaro, la legge Fornero non va stravolta, perché rappresenta un modo per tenere i conti in ordine e limitare la spesa sociale. La richiesta del FMI è quella di mettere in campo nuove riforme, attraverso lo strumento della privatizzazione, cercando di ridurre ancora la spesa pubblica: nello specifico, si tratterebbe per il governo Renzi di mettere in campo nuove misure di tagli al welfare state.

L'APE e l'indebitamento: ultime novità riforma pensioni

Le trattative di oggi tra sindacati e governo Renzi si aprono dunque all'insegna del messaggio del Fondo Monetario Internazionale: la riforma pensioni 2016/2017, dunque, non potrà essere veramente strutturale e non dovrà stravolgere la legge Fornero. In realtà, secondo il quotidiano il Giornale, l'APE rappresenta proprio una misura che non stravolge il sistema previdenziale: il funzionamento del dispositivo pensionistico che vorrebbe mettere in campo il governo Renzi si basa proprio sull'indebitamento del singolo pensionando nei confronti dell'istituto di credito che erogherebbe il trattamento anticipato.

In parole semplici, per le casse dello Stato la spesa sarebbe minima perché a dover sostenere le penalizzazioni e i saldi sugli interessi del debito pensionistico sarebbero i semplici pensionandi. Una politica del debito che certo non sembra piacere né ai diretti interessati né ai sindacati: difficile capire quali potranno essere, a questo punto, gli scenari. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.